lunedì 25 febbraio 2013

Lavoro: croce e delizia

Eccomi qui alla mia ormai quarta settimana di lavoro a fare il punto del mio rientro.
Il tutto si può riassumere in due punti:

1- sono stata l'unica a poter stare così tanti mesi a casa, grazie ad un residuo di circa 900 ore fra ferie e permessi
2- sono stata l'unica a non aver trovato più il suo lavoro al rientro dalla maternità

Ovviamente si sa, quando resti assente per così tanti mesi il tuo lavoro deve pur farlo qualcuno: il mio è stato infatti frammentato e distribuito a 5 colleghe. Domanda: ero un pochino, ma solo un pochino, oberata di lavoro???

Non so, so solamente che ho sempre amato il mio lavoro, l'ho sempre fatto volentieri anche l'ultimo mese quando lavoravo 10 ore al giorno col mio pancione di 8 mesi e i piedi talmente gonfi da rompermi le mie amate converse.
Quindi il fatto di sentirmi quasi un'assistente in queste prime settimane un pò mi avvilisce, ma continuo a ripetermi che anche questa fase prima o poi finirà e si tornerà alla normalità pre-nano.

Al di là del lavoro, sono molto orgogliosa del mio bimbo che dai nonni è bravissimo, nonostante le corse quotidiane e lo "sballottamento" da una nonna all'altra, e quindi alla mattina esco di casa serena.
Certo, con mio marito ormai siamo un team affiatato anche perchè spetta a lui il compito di portarlo dai nonni.
Credo che l'oraganizzazione quotidiana sia alla base di tutto, inoltre il pomeriggio cerco di passarlo sempre con mio figlio lasciando le faccende domestiche per il weekend, in modo da fargli capire che la mamma c'è sempre.

Il resto (quasi) non conta  anche se a volte i bocconi da mandare giù non sono piccoli e sono un poco, ma solo un poco eh, amari.

 

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