venerdì 30 gennaio 2015

Il bambino nella bolla / Margaret Mahy e Polly Dunbar



Oggi voglio proporvi un bel libro in rima, Il bambino nella bolla.
Il libro racconta l'avventura del piccolo Marcolino che un giorno si ritrova intrappolato in una bolla di sapone fatta dalla sorella Matilde.
La bolla con dentro Marcolino riesce ad uscire dalle mure domestiche ed inizia il suo viaggio per il paese fluttuando sopra case e giardini.
Ovviamente la mamma e Matilde sono preoccupatissime per la sorte di Marcolino che al contrario sembra divertirsi un mondo giocando a farsi dondolare dalla sua bella bolla!


Ad ogni pagina si aggiunge un nuovo e a volte strampalato personaggio che vuole dare il suo contributo al salvataggio di Marcolino, finché si forma una piccola folla che raggiunge la chiesa. Qui il parroco e i bambini del coro si aggiungono al numeroso gruppetto e insieme cercano un modo per liberare Marcolino.

Le storie in rima piacciono sempre a Tito perché sono molto orecchiabili e armoniose.
Le illustrazioni dai toni tenui con la predominanza dell'azzurro - il suo colore preferito - sono molto belle e i personaggi divertenti e a volte un pò bizzarri.
Di questo libro inoltre mi è piaciuto molto il senso di comunità: chi vede passare Marcolino nella bolla, abbandona tutto per poter aiutare la sua mamma.
Consigliato!

Il bambino nella bolla
di Margaret Mahy
illustrazioni di Polly Dunbar
Edizioni Babalibri
€ 12.50

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

giovedì 29 gennaio 2015

Top of the post #18

Da Mamma a Mamma
Buongiorno!

Con qualche giorno di ritardo sulla mia solita tabella di marcia, ecco la mia selezione per Top of the post della scorsa settimana:

le foto di Federica sono sempre bellissime e queste sulla campagna inglese non fanno eccezione
Tinella propone un albo davvero poetico sull'amore e il rispetto, vi consiglio di cercalo
da amante dei cartoni giapponesi, non posso non essere d'accordo con lo sfogo di Rossella sui cartoni senza spessore e senza storia che guardano i nostri figli

Mi allaccio all'ultimo suggerimento per dirvi che sabato mattina ho scoperto per caso che fanno Creamy su Italia Uno prima delle 9 ma niente, abbiamo dovuto comunque girare su Ray Yoyo!

Alla prossima!

martedì 27 gennaio 2015

Un'ora all'open day e siamo già ko

photo dal web
Sabato siamo stati all'open day della scuola dell'infanzia che frequenterà Tito da settembre.
La scelta è stata un pò obbligata perché purtroppo nel nostro paese c'è solo questa scuola paritaria quindi non abbiamo visitato più e più scuole per prendere la nostra decisione.
E' vero che avremmo potuto comunque vedere anche le scuole nei paesi vicini ma, siccome saranno i nonni ad occuparsi principalmente di portare e ritirare Tito, abbiamo preferito la soluzione meno complicata per tutti.
Siamo stati un'oretta circa a vedere la scuola: c'era lo spazio attrezzato con i giochi che usano durante le attività diurne come palle morbide e canestri, angolo divano, scivolo, una specie di cavallina con i materassini e l'immancabile e tanto amato spazio dedicato ai travasi.
Una mamma incaricata mi ha accompagnato a vedere le aule che sono ampie e con spazi dedicati alla lettura, l'angolo cucina, l'angolo dei giochi e mi ha spiegato a grandi linee come si svolge l'attività dei bambini durante il giorno.
Tutto molto bello ma - un ma c'è sempre - non c'è la mensa per mangiare quindi i piccoli alunni pranzano nelle loro classi (che poi con quello che mangia Tito fuori casa i soldi dei pasti saranno tutti soldi buttati). Soprattutto però non ci sono lettini né brandine per dormire e per questo motivo solitamente i bimbi del primo anno che ancora fanno il sonnellino pomeridiano, tornano a casa verso le tredici (la scelta ovviamente è dei genitori e non richiesta dagli educatori).
Questa soluzione da un lato mi scoccia ma da un lato mi va anche bene poiché preferisco che Tito si faccia una bella dormita a casa dei nonni piuttosto che non dorma in tutto il giorno e che sia nervoso come un gatto.
Comunque a Tito la scuola è piaciuta, è stato un dramma portarlo via tutto piangente e urlante ma io voglio stare qui per sempre!!!!!!!!! quindi in teoria non dovremmo aver problemi quando comincerà davvero a frequentare l'asilo.
Perché siamo ko? Ma perché all'open day c'era pieno di bambini moccolosi con la candela perenne al  naso e Tito da ieri è super intasato e con febbre oltre i 38.
Adesso mi chiedo: se è bastata un'ora per ammalarsi, da settembre che si fa?
Per ora non ci voglio pensare!

venerdì 23 gennaio 2015

Mangia prega ama / Elizabeth Gilbert

Ho preso in prestito questo libro senza alcuna aspettativa: non conoscevo la trama se non a grandi linee e non ho visto il film.
Mangia prega ama è la vera storia di Liz e del suo viaggio alla ricerca di sè stessa.
Liz è una donna sposata, una scrittrice in carriera e vive in una bella casa ma non è felice. Così infelice da passare la maggior parte delle sue notti chiusa in bagno a piangere.
E' proprio durante uno dei suoi pianti notturni che si appella a Dio per avere un aiuto e decide successivamente di voler lasciare il marito e di affrontare un divorzio in cui perde tutto e che la lascia a pezzi.
Dopo aver lasciato il marito, Liz ha una relzione con David dalla quale esce ancora più a pezzi.
Decide così di intraprendere un viaggio di un anno cercando di ritrovare sè stessa: i soldi per il viaggio glieli procura il suo editore che le paga in anticipo il libro che scriverà al suo ritorno.
La prima tappa di Liz è l'Italia dove vuole "solo mangiare divinamente e imparare l'italiano" (imparare questa lingua è da sempre un suo desiderio) e dove trascorre quattro mesi mangiando e godendosi le bellezze della vita.
La seconda tappa di Liz è l'India dove rimane chiusa nell'ashram della sua Guru per quattro mesi metitando, spingendosi oltre i propri limiti e trovando la sua giusta collocazione in quel mondo.
Terza ed ultima tappa del viaggio è l'Indonesia e in particolar modo Bali dove Liz ritrova Ketut lo sciamano incontrato durante uno dei suoi viaggi di lavoro che le aveva predetto che sarebbe ritornata a Bali e che si sarebbero aiutati a vicenda. Liz contruisce un bel rapporto anche con la guaritrice Wayan e le sue figlie con le quali passa molto del suo tempo e infine conosce Felipe, un brasiliano che riaccende in lei la passione (e farà vacillare il suo intento di passare questo anno castamente).

Ammetto di aver faticato a leggere il libro costituito soprattutto dalle riflessioni della protagonista e da pochi dialoghi.
La parte che si svolge in Italia mi è sembrata poco scorrevole e (devo dirlo) noiosa e piena di luoghi comuni sugli italiani. Molto più interessanti i capitoli dedicati a India e Indonesia: quest'ultima poi è stata la mia parte preferita. Sicuramente l'evoluzione dalla pesantezza italiana alla leggerezza indonesiana coincide con gli stati d'animo di Liz: dalla depressione post divorzio, alla riscoperta della felicità attraverso la consapevolezza di sè stessa.

In sintesi è un libro che non ho amato particolarmente ma che consiglio comunque di leggere se non altro perchè è la vera storia di una donna che ha avuto il coraggio di cambiare vita contando solo sulle proprie forze.

Mangia prega ama
di Elizabeth Gilbert
Edizioni Rizzoli
€ 18.50, 376 pagg

Con questo post partecipo al Venerdì del libro di HomeMadeMamma

lunedì 19 gennaio 2015

Top of the post #17

Da Mamma a Mamma

Buon lunedì!
Finalmente riprendo questo appuntamento dopo un periodo in cui sono stata abbastanza lazzarona, complici le ferie di Natale e il recupero post ferie un pò lento.
Questi sono i post che ho scelto per il primo Top of the Post del 2015:

Befy nel suo post racconta una voglia tipica di noi mamme: guardare qualcosa in tv che non sia un porgramma per bambini! Da quando c'è Tito, considerato il fatto che prima delle 23.00 non cede, se voglio vedere qualcosa opto per lo streaming in pausa pranzo
da anni ho un quaderno in cui scrivo tutti i libri che leggo e la versione realizzata da Paola per tenere traccia dei libri letti dai  bambini non poteva non piacermi
Agnieszka invece ci pone una domanda: di che sesso sono i giocattoli dei nostri figli? Perché la distinzione tra giochi da maschio e giochi da femmina non dovrebbe esistere!

Concludo segnalandovi il Giveaway di Luisa per il secondo compleanno del suo blog Neo mamma on board

 
Alla prossima settimana!

venerdì 16 gennaio 2015

Due libri per gli amanti delle quattro ruote

Questa settimana voglio parlarvi un pò meglio dei libri che abbiamo ricevuto da Lidia per Regala un libro per Natale
Quando ci siamo confrontate sui gusti dei nostri bimbi, le ho detto che Tito ultimamente ha la fissa per le quattro ruote e che in questo periodo leggiamo (e rileggiamo, e rileggiamo ancora) libri su qualsiasi mezzo di trasporto.
 
Il primo libro è Le ruote corrono (edizioni La coccinella), un libro dal formato robusto con tanti mezzi di trasporto: su ogni pagina un mezzo diverso con un breve testo in rima e i buchi delle ruote che vanno a scalare man mano che voltiamo pagina.


Il secondo libro, un pò più complesso nella struttura è Tante storie di gru, trattori, caterpillar e... (edizioni Il Castoro): anche questo in un bel formato resistente con pagine plastificate che racconta le avventure di diversi mezzi di trasporto soprattutto da cantiere.
In questo libro ci sono storie vere e proprie con diversi personaggi: il cingolato prepotente, il camion che non sopporta le ingiustizie, il piccolo automezzo che sogna in grande...

Inutile dire che questi libri hanno fatto la felicità di Tito ed io mi sto facendo una cultura in questo campo che quasi potrei pensare ad un secondo lavoro nell'edilizia!

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

martedì 13 gennaio 2015

La papite è una malattia che non mi piace

Vi è mai capitato che i vostri figli in alcuni periodi preferiscano il papà a voi?
Tito "soffre" di papite a cicli alterni: a volte sono periodi che durano un paio di settimane a volte sono periodi un pò più lunghi.
Questo ultimo periodo dura da un pò troppo per i miei gusti e, se da una parte mi fa piacere che quando si sveglia la notte chiami solo suo papà, dall'altra parte questo sentirmi esclusa dal loro rapporto comincia un pò a pesarmi.
I primi sintomi della papite si manifestano prima di cena con la classica domanda: dormo con la mamma o col papà?
E se io gli dico che dorme con me, la sua risposta è solo una: nooooo col papà (e me lo dice pure ridendo come a sotto intendere che la domanda fosse fatta solo per illudermi).
A volte capita che decida di addormentarsi con me ma dopo aver letto un paio di libri, averlo messo nel lettino e avergli raccontato una storia extra, ecco che parte la cantilena papà...papà...papà che sfocia in un pianto incontrollabile finché il papà non viene a darmi il cambio.
Quando chiedo a Tito il perché di questo suo atteggiamento nei miei confronti, dice che non lo sa, sa solo che vuole il suo papà.
Questa fase da papà-dipendente mi fa stare male perché anch'io ho bisogno di stare da sola con lui soprattutto dopo una giornata intera passata fuori casa, per me questi sono momenti preziosi ai quali faccio fatica a rinunciare.
Mio marito dice che è solo una fase alla quale seguirà un'altra fase in cui vorrà solo me, come è già successo.
Sarà per il fatto che questo periodo di papite si protrae da un pò, sarà che negli ultimi mesi sento forte il desiderio di avere un altro bambino e vorrei tenermi Tito tutto per me il più possibile prima che lui debba dividermi con un ipotetico fratellino, ma io spero in una fase più equilibrata in cui la mamma e il papà possano essere considerati alla pari. Pretendo troppo?
Se è successo anche voi, come avete fatto a migliorare la situazione?

venerdì 9 gennaio 2015

Il profumo del pane alla lavanda / Sarah Addison Allen

Dopo aver letto un bel romanzo sul linguaggio dei fiori ho casualmente scoperto questo libro che parla sempre di fiori, di erbe e delle loro proprietà.
Il profumo del pane alla lavanda è un romanzo leggero e molto scorrevole che ho letto in pochi giorni.

Protagonista di questa storia è Claire ed è una Waverley: cognome che nel suo piccolo paese è sempre stato sinonimo di persone strane e stravaganti, proprietarie di un melo al quale non si può avvicinare nessuno e nessuno può mangiarne i frutti.
Ogni membro di questa famiglia sembra avere un dono: Claire ha ereditato dalla nonna l'arte di dosare erbe e fiori nei cibi per "indirizzare" i pensieri e la azioni delle persone e la vecchia cugina Evanelle sa sempre che oggetto può servirti giorni prima che tu ne abbia bisogno.
Claire ha una piccola ditta di catering molto apprezzata in quanto nei sui piatti utilizza erbe e fiori del suo giardino scegliendoli in base alle loro proprietà: la lavanda per risollevare l'animo e prevenire le cattive decisioni, il dente di leone per favorire la fedeltà, la cicoria per allontanare l'amarezza...
Claire riesce ad usare le sue conoscenze sapientemente in base al risultato che vuole ottenere dai suoi piatti e in base a quello che il suo cliente vuole ottenere (o far credere agli altri).
La vita di Claire è molto solitaria e corre su binari ben delineati: le sue abitudini e le sue certezze sono tutto per lei, la sua solitudine è uno scudo che la fa sentire protetta.
Un giorno però la sorella Sidney torna a casa dopo dieci anni di assenza durante i quali le sorelle non si sono mai sentite: Sidney non è da sola ma con se porta la figlia Bay e sembra temere qualcosa o qualcuno ma non confida niente a Claire.
Oltre allo scompiglio creato dall'arrivo della sorella e della nipote, Claire deve fare i conti anche con Tyler, l'affascinante vicino che sembra essere del tutto immune all'effetto delle sue magiche piante.

E' la storia di due sorelle che per anni non si sono mai capite ma che adesso, tornate sotto lo stesso tetto, hanno finalmente la possibilità di chiarirsi e di ricominciare un rapporto sereno.
E' un libro che vi consiglio in cui troverete personaggi ben delineati, emozioni, amore, tradizioni, un po' di magia e molti segreti.

In fondo al libro, il dizionario delle Waverley sulle proprietà delle loro piante e dei loro fiori.
 
Il profumo del pane alla lavanda
di Sarah Addison Allen
edizioni Sonzogno
€ 18,00 / 283 pagg

Con questo post partecipo al Venerdì del libro di HomeMadeMamma

giovedì 8 gennaio 2015

Regala un libro (e un'emozione) per Natale #2

Anche quest'anno abbiamo partecipato all'iniziativa Regala un libro per Natale ideata da Federica e anche quest'anno siamo stati felicissimi di averlo fatto!
La nostra mamma abbinata era Lidia del blog L'italiano mano a mano che già conoscevo virtualmente.
Lidia ed io ci siamo sentite parecchie volte per confrontarci sui gusti dei nostri bambini e devo dire che lei e la sua piccola hanno scelto dei bellissimi libri per Tito (libri che abbiamo ricevuto solo lunedì pomeriggio causa problemi gestionali delle poste durante le festività).

Tito ha aperto il pacchetto dopo il sonnellino pomeridiano ed è stato felicissimo di ricevere un ragalo da una bambina che non conosce.
In questo periodo adora i libri che parlano di macchine, betoniere e cantieri ed è da lunedì che stiamo leggendo questi libri allo sfinimento, soprattutto Le ruote corrono che è diventato il suo preferito.

Lidia inoltre è stata davvero carinissima mandandoci un piccolo libro in tedesco che ha tradotto per noi e tutto questo accompagnato da un bellissimo biglietto d'auguri fatto insieme alla sua bimba.
Ed ecco Tito tutto impigiamato e in versione fantozziana per la lettura prenanna sul lettone

Per la sua piccola abbiamo scelto i libri che vedete sotto: so che le sono piaciuti e che sono tornati con loro in Germania.

Quindi bilancio più che positivo anche quest'anno, una bella iniziativa che mi ha regalato l'opportunità di conoscere una mamma con la quale mi sono trovata subito in sintonia.
Grazie ancora a Lidia per i libri scelti per noi e a Federica per aver ideato questo appuntamento!

mercoledì 7 gennaio 2015

Back to reality - Vacanze finite

Bentrovate e Buon 2015!
Ho approfittato di queste ferie per prendermi una bella pausa da tutto e ho cercato di godermi la mia famiglia il più possibile.
In questi giorni ho lavorato da casa il minimo indispensabile, cucinato e mangiato più di quel che avrei voluto (un assaggino sotto!!), letto meno di quel che mi ero proposta (ma letto tanti libri a Tito), rivisto amici e andata a dormire senza mai puntare la sveglia.
Insomma sono state delle bellissime ferie che mi hanno ricaricata dopo un anno non molto bello che mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Ma ora sono pronta per ripartire alla grande, piena di grandi progetti e speranze!
Quindi buon anno a tutti!

 
 
 
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