sabato 30 agosto 2014

Meringata home made

Per noi il mese di agosto significa compleanni: li compiamo - nell'ordine - io, 3 dei miei nipoti e mio marito. Per cui agosto è un tripudio di torte di compleanno e di dosi extra di zucchero, panna e cioccolato.
Quest'anno ho voluto proporre una torta un po' diversa e ho provato a fare la meringata seguendo la collaudatissima ricetta della nonna della mia amica.
Con queste dosi escono due teglie tonde come quella che vedete sotto nelle foto

Ingredienti
1 sacchetto di meringhe (a me è bastato un sacchetto da 200 gr)
4 uova
4 cucchiai di zucchero
500 ml panna da montare
cacao amaro in polvere

Procedimento
sbattere i tuorli con lo zucchero e a parte montare gli albumi a neve, montare la panna e unire tutti i composti
prendere una teglia a bordi alti e fare uno strato di meringhe a pezzetti

 
dare una spolverata col cacao amaro (facoltativo) e versare sopra tutta la crema

 
fare ancora uno strato di meringhe a pezzetti e dare un'altra spolverata col cacao

 
mettere la teglia nel freezer e toglierla 30 minuti prima di consumarla.

Il risultato è stato soddisfacente e il sapore buono ed è stato anche bello coinvolgere Tito nella preparazione delle meringhe: le abbiamo chiuse un po' alla volta nei sacchetti gelo e le abbiamo letteralmente prese a pungi. Ovviamente lui si è divertito un mondo!



 

venerdì 29 agosto 2014

Bambini, si mangia! / Patrizia Bollo

Ormai lo sapete, mi lamento sempre perché mio figlio all'alba dei 26 mesi mangia solo il passato di verdure e quindi io sono perennemente alla ricerca dell'illuminazione: trovare quella chiave di lettura che gli faccia scattare la molla e non gli faccia dire NO a qualsiasi altro cibo.

Nelle mie lunghe ricerche ho scoperto per caso questo libro, Bambini, si mangia! e l'ho trovato meraviglioso. Il libro viene così descritto dall'autrice nelle prime pagine:
lo stile di Bambini, si mangia! è improntato al rispetto del rigore scientifico ma con un pensiero sempre rivolto al sorriso, alla leggerezza e alla fantasia, gli ingredienti principali dell'essere bambini.

Il libro è strutturato in più parti: nella prima parte troviamo delle guide per imparare a scegliere gli alimenti e quei cibi o bevande che non vengono preparati direttamente da noi, ci vengono proposte le giuste combinazioni per colazione e merenda, le idee per organizzare al meglio i pasti e i consigli sulla frequenza di consumo per genere di alimento.
In questo libro viene sottolineata l'importanza di una corretta alimentazione senza però esorcizzare i cibi meno sani. Quindi non una vita fatta di privazioni ma ogni tanto è meglio fare uno strappo alla regola in modo che un alimento non diventi "proibito" acquistando inevitabilmente fascino.

Nella seconda parte invece troviamo i consigli per gestire i bambini più impegnativi divisi in quattro categorie: i mangioni, gli inappetenti, gli schizzinosi e quelli che odiano le verdure. Per ogni categoria ci vengono forniti piccoli trucchi e un elenco di errori che sarebbe meglio evitare.

L'ultima parte del libro è dedicata a Mangiocando con idee per divertirsi insieme in cucina giocando e cercando di indirizzare i bambini verso un rapporto sereno col cibo. Qui troviamo giochi da fare in cucina e suggerimenti per vivere insieme il tempo dedicato alla preparazione dei pasti, in modo da poter stare coi nostri figli anche in questi momenti.
Per ogni attività proposta viene indicato tematica / scopo del gioco / sensi protagonisti / età dei giocatori / attrezzatura / grado di imbrattamento del bambino e della cucina, in modo da poter scegliere il gioco da fare in base alle nostre esigenze.
Qui veniamo invitati a vedere la cucina come un laboratorio casalingo per imparare ad avere un rapporto gioioso e giocoso con il cibo anche impastando una torta o sgranando i legumi.

Bambini, si mangia!
di Patrizia Bollo
Edizioni Tea
€ 8,00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

mercoledì 27 agosto 2014

Obiettivi estivi

Le ferie sono ufficialmente finite, lunedì ho ricominciato a lavorare e finalmente oggi sono riuscita ad uscire del tunnel della posta arretrata.
Come avete passato le ferie, tutto bene a dispetto del tempo?
Noi avevamo anticipato il mare a fine luglio quindi in questi 15 gg di ferie abbiamo fatto qualche giretto ma, a causa maltempo, non abbiamo potuto fare tutto quello che avevamo progettato.
Quest'estate sia la giornata a Leolandia che la visita alla mostra di Leonardo a Milano purtroppo sono saltate, ma per quest'ultima confido di trovare un sabato pomeriggio magari un pò soleggiato per poterla visitare.

Mi ero imposta tre obiettivi per queste ferie cercando di sfruttare il tempo che avremmo passato insieme:
  1. ampliare la scarsa gamma di cibi che mangia
  2. tentare lo spannolinamento
  3. spostarlo nella sua cameretta 
Obiettivo 1
Fallito miseramente, un continuo no e no e ancora no a qualsiasi proposta.
Però ho scoperto con sorpresa che se acquisto qualcosa in un negozio (tipo pane o focaccia) insieme a lui, allora mi chiede lui stesso di averne un pezzo che poi si sbafa con gusto.
Provate poi a proporgli pane o focaccia a tavola: è un no garantito!

Obiettivo 2
Sembrava tutto bene, complici i bagnetti in piscina e la sensazione di libertà...poi non abbiamo raggiunto il vasino in tempo, è scappata un (bel) pò di pipì in terra che l'ha fatto scivolare, cadere e battere la testa con conseguente bernoccolo.
Abbiamo tentato ancora perché la paura va vinta ma con scarsi risultati se non quello che a lui piace fare la pipì nella doccia poco prima di essere lavato (maschi!).

Obiettivo 3
Raggiunto senza problemi! A dirla tutta lui voleva da tempo andare nella sua cameretta (complici i bellissimi adesivi murali ordinati su Amazon) ma era papà ad essere titubante. Adesso anche il papà si è adattato alla nuova situazione e va tutto bene.

Conclusioni di queste prove estive:
  1. se vogliamo fargli mangiare cose nuove, ce lo dobbiamo trascinare da una bottega all'altra
  2. se vogliamo togliere il pannolino dobbiamo temporaneamente dotarci di doccia portatile
  3. meglio non porsi troppi obiettivi anche se 1 su 3 lo ritengo un buon risultato!
Sicuramente avremmo potuto fare di meglio ma negli ultimi giorni (da giovedì per l'esattezza) abbiamo dovuto combattere contro otite e febbre alta e gli obiettivi 1 e 2 sono stati abbandonati.
Ah comunque adesso siamo sfebbrati e una notte intera senza risvegli ce la siamo ben guadagnata!

venerdì 8 agosto 2014

In piedi sull'arcobaleno / Fannie Flagg

Volevo assolutamente leggere Pomodori verdi fritti in ferie ma il titolo non era disponibile presso la biblioteca e temevo che con l'interprestito non arrivasse in tempo quindi ho "ripiegato" su questo romanzo, l'unico disponibile.

La storia ha inizio negli anni 40, gli anni del dopoguerra in cui l'America si sente forte per aver salvato l'Europa: quello che viene descritto dall'autrice infatti non è uno scenario di macerie e di miseria ma un luogo in cui tutto è possibile e dove tutti possono avere un'opportunità.
L'ambientazione è Elmwood Springs nel Missouri dove Dorothy, meglio conosciuta come Neighbour Dorothy, presenta una trasmissione radiofonica direttamente dal suo salotto.
Una trasmissione quotidiana fatta di pettegolezzi, ricette, piccoli annunci, canzoni dal vivo e racconti di vita.
In questo libro corale si intrecciano le vicende di tanti personaggi: Doc, il marito farmacista di Dorothy e i loro figli Bobby e Anna Lee, Nonna Smith e Beatrice -il piccolo usignolo cieco - che suonano e  cantano durante il programma di Dorothy, Betty Raye e la sua pazza famiglia di cantanti gospel, Hamm Sparks ragazzo brillante dalle grandi aspirazioni.
Intorno a loro gravitano personaggi più o meno secondari: amici, vecchie zie, pensionanti, parrucchiere di paese, re dei funerali... si intrecciano storie d'amore, si affrontano delusioni e successi che Dorothy puntualmente racconta nella sua trasmissione.
La storia si snoda per quasi cinquant'anni , appunto dal dopoguerra fino agli anni 90 ma buona parte del libro è incentrata sugli anni 40, anni in cui conosciamo meglio i personaggi, le loro vite, i loro sogni e le loro ambizioni.
Protagoniste indiscusse di questo libro sono le donne, vero collante della famiglia, persone non sempre così fragili come può sembrare, donne che sanno fare squadra e che sanno andare ben oltre i propri limiti.

Il libro mi è piaciuto e ho scoperto solo in un secondo momento che fa parte della trilogia dell'autrice su Elmwood Springs, se volete leggerlo consiglio vivamente di partire dal primo titolo (Pane, cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs) e non dal secondo come ho fatto io.
Ma come dico spesso, questi sono un pò i limiti delle biblioteche di paese.

In piedi sull'arcobaleno
di Fannie Flagg
edizioni Sonzogno
€ 17.00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e ne approfitto per augurarvi buone ferie!

martedì 5 agosto 2014

Mare al sapore di latte e banana

La scorsa settimana siamo stati nella nostra tanto amata Liguria, ogni anno cambiamo paese per scoprirla un pò tutta.
Fortunatamente abbiamo trovato 7 giorni di sole, siamo tornati pure un pò abbronzati (cosa difficile soprattutto per Tito e me mentre le origini abruzzesi di papà si notano già dopo un paio di giorni al sole).
Abbiamo scovato un piccolo albergo a gestione familiare all'ultimo secondo, un albergo a misura di bambino con poche camere e tanti bambini, e dopo qualche giorno ci conoscevamo già tutti.
Il mare era pulito ci siamo concessi tanti bagni, abbiamo fatto tantissimi giochi sulla sabbia (finché qualche infame non ci ha rubato secchiello, paletta e formine...te possino!!)... tutto bello e perfetto fino all'ora dei pasti.

 
Eh sì perché queste vacanze sono state caratterizzate da due sapori: latte e banana, ovvero le uniche cose che Tito mangiava schifando tutto il resto (budino e panna cotta a parte, ma sempre di latte si tratta).
L'unico pasto tranquillo della nostra giornata era la colazione: aveva il suo latte e i suoi biscotti ed era felice: niente capricci prima di entrare in sala, niente suppliche per scendere dal seggiolone, nessuna frase del tipo la pappa mi fa schifo.
All'inzio me la sono presa per il fatto che non volesse mangiare poi con mio marito abbiamo deciso di non dargli peso e di fargli mangiare quello che voleva con l'avviso che questa settimana di "sgarri" gli sarebbe dovuta bastare per le prossime 51.
Così almeno il clima era sereno e ci siamo goduti la nostra vacanza appieno tra spiaggia, passeggiate e baby dance: vi ho mai detto che Tito è un super ballerino?
Adesso aspetto i vostri di racconti di viaggio :-)


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