domenica 22 dicembre 2013

Bavetta con Babbo Natale a punto croce






Anche quest'anno mi sono cimentata con la bavetta natalizia per il mio biondo ma, a differenza dell'anno scorso che l'ho fatta in fretta e furia, mi sono organizzata per tempo, infatti ne è uscito un lavoro un pò più carino.
Ho comprato la mia bella bavetta bianca profilata di rosso con largo anticipo, scelto i vari schemi


giovedì 19 dicembre 2013

Decorazione di Natale per piccoli artisti

Ma avete visto che bella questa decorazione di Natale fatta dal mio piccolo? E' stato il nostro lavoretto fatto negli ultimi 2 incontri allo spazio gioco.
Da un lato l'impronta della sua manina impreziosita da brillantini



dall'altro tanti pezzettini di carta colorata incollata da lui stesso e altri brillantini


E' facilissimo e velocissimo da fare, la parte più lunga è dover aspettare che si asciughino colore e colla.

Con questo post partecipo alla raccolta di link di Natale per i bambini di MadreCreativa





lunedì 16 dicembre 2013

Mi rivedo in te

Sabato sera cena con amiche e mariti/compagni al seguito per farci gli auguri di Natale, prima che le feste ci facciano perdere di vista.
E mi rivedo in te, mamma da nemmeno 3 mesi, con le mille e più paure che una neo mamma prova.
E io le ho passate tutte, mi facevo paranoie per ogni cosa: perché il latte non arrivava perché il cordone non si staccava, perché non faceva mai il ruttino, perché aveva sempre il singhiozzo, perchè da grandicello non voleva mangiare la pappa...

E poi le giornate lunghe quasi sempre sola con lui, quando aspettavo la trasferta settimanale da mammà come si aspetta l'evento dell'anno, per avere una boccata d'ossigeno, per parlare con qualcuno che ti potesse anche rispondere, per sedermi a bere un cappuccio insieme al tavolo di un bar, per togliermi tuta e antiscivolo e per truccarmi.

E così ho cercato di tranquillizzarti, magari avrai pensato chi cavolo si crede questa? ma siccome ti ho vista ansiosa, iper protettiva -come è giusto che sia- e curiosa di sapere le nostre esperienze, mi sono permessa di darti alcuni consigli. E tutto perché ti voglio bene, perché sei una persona fantastica e sono sicura che sarai (ma già lo sei) una bravissima mamma.

venerdì 13 dicembre 2013

Decorazioni per l'albero a punto croce

Quest'anno abbiamo rinunciato all'albero un pò a malincuore, purtroppo ha prevalso il mio lato pauroso che mi fa temere di vedere le mie cose rovinate o, peggio ancora, distrutte.
Ho più tempo libero da quando mi hanno ridotto l'orario di lavoro e, quando il biondo dorme e ho finito i miei "compiti quotidiani", non mi piace restarmene con le mani in mano.
Ho trovato un vecchio giornale Disney di progetti natalizi a punto croce e da qui sono nate queste 3 decorazioni per l'albero:


Il progetto è molto semplice:

si ricama un soggetto qualsiasi su tela aida
si ritaglia il ricamo con la forma che vogliamo dargli
si ritaglia un pezzo di stoffa con la stessa forma e dimensione
si cuciono insieme le due parti e si mette un pò d'imbottitura all'interno
si aggiunge un nastrino per poter appendere la decorazione all'albero

Ecco fatto le nostre decorazioni a prova di qualsiasi bambino! Queste sono finite sull'albero di mia sorella sperando che durino.

Questo post partecipa a share your link su parola di Laura




martedì 10 dicembre 2013

La nostra Santa Lucia

Conoscete la storia di Santa Lucia?
Lucia era una giovane e benestante siracusana che, a seguito di un'apparizione di Sant'Agata, abbandonò la sua vita agiata per dedicarsi a poveri, emarginati e sofferenti.
E' morta per non aver rinnegato la sua fede cristiana e la Chiesa la ricorda il 13 Dicembre.

Nelle nostre zone Santa Lucia porta i doni ai bambini che sono stati buoni durante l'anno e li porta su un carretto trainato dal suo asinello.
Le tradizioni per il giorno di Santa Lucia variano in base alle varie zone, e questa è la nostra.

I bambini scrivono una lettera a Santa Lucia con largo anticipo elencando i doni che vorrebbero ricevere e dicendo che durante l'anno sono stati bravi e meritevoli di ricevere i doni.
Qualche giorno prima del 13 Dicembre  inizia a sentirsi il campanello in giro per le vie: è Santa Lucia che percorre le strade ricordando ai bambini che devono comportarsi bene per poter ricevere i lori regali.
Si appende un mazzetto di fieno per l'asinello fuori casa, uno per ogni bambino che vi abita (qui le tempistiche sono diverse: dove sono cresciuta il fieno si mette giorni prima mentre dove vivo adesso si mette solo la sera del 12 Dicembre, noi ovviamente l'abbiamo già messo).

Dentro casa si lascia qualcosa da mangiare anche per Santa Lucia, solitamente caffè, qualche biscotto o un bicchiere di vino.
E poi tutti a letto presto con gli occhi ben chiusi (altrimenti Santa Lucia ci getterà la cenere negli occhi), per poi trovare regali e dolci di ogni genere la mattina seguente.
Solitamente Santa Lucia viene raffigurata con un piattino contenente i propri occhi ed è la protettrice, fra gli altri, di ciechi e oculisti.

E ai vostri bimbi chi porta i regali?

giovedì 5 dicembre 2013

Pastore per il presepe dell'asilo DIY

Appuntamento fisso tra fine novembre e inizio dicembre: il lavoretto di Natale per i miei nipoti. Sfiga vuole che io abbia una sorella molto prolifica e al tempo stesso molto poco incline ai lavori manuali.
Ma tanto c'è zia che ha dipinto e infiocchettato figure di polistirolo, dipinto sassi da mettere nel presepe dell'asilo ecc...chi glielo fa fare di sporcarsi le mani?

Quest'anno ho un solo nipote all'asilo per il suo ultimo anno e il lavoretto consiste nel fare un soggetto composto da un cono gentilmente fornito dall'asilo e da una pallina di polistirolo  gentilmente fornita da mia sorella:


domenica 1 dicembre 2013

Calendario dell'avvento con calzine

Papà ed io siamo da sempre fan del Natale, è da ottobre che mi chiede: vero che quest'anno mettiamo le luci anche sul melograno???
Tito invece è ancora piccolo per capire cosa sia il Natale e per assaporare tutta l'atmosfera fatata che gli ruota intorno. In questi giorni continuo a promettergli cose meravigliose che faremo insieme durante le ferie natalizie ma non credo che i messaggi vengano compresi del tutto.

Quest'anno è tassativo, niente albero: non posso lasciargli rompere le nostre bellissime decorazioni! Già lo scorso anno quando riusciva a malapena a strusciarsi per terra è riuscito a rompermi due meravigliose palle rosse perciò, a malincuore, rinuncio all'albero per una volta.

E poi siamo in piena fase del NO e dirgli che non può toccare niente significa incentivarlo a distruggere tutto solo per il gusto della sfida. Quindi, per questo Natale, sì a qualsiasi altro tipo di decorazione.
Io semplicemente adoro i calendari dell'avvento ma, anche qui, mi si pone il problema di fare qualcosa che maneggiato da lui, non possa essere disintegrato.

Ed ecco l'idea di un calendario dell'avvento sofficioso e a costo -quasi- zero: il calendario con le sue vecchie calzine!

Ecco cosa serve per il nostro calendario:
calzini di varie misure e colori


pannolenci verde scuro, numeri stampati e biadesivo



E ovviamente i regali da infilare nelle calze che non devono però essere troppo pesanti!!

Come si procede:
si taglia il panno lana a forma di albero (molto basico) e si fissano i lembi col biadesivo
si attacca un numero su ogni calzina sempre col biadesivo e se ne mette anche un pezzo dietro la calza per poterla incollare all'albero


Si toglie la pellicola e si attaccano tutte le calzine al panno. Tempo di lavorazione: pochissimo!
E voi come avete fatto il vostro calendario dell'avvento?

Africreativa

lunedì 25 novembre 2013

No alla violenza contro le donne

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 Novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno (Cit. Wikipedia).

Quante volte sentiamo parlare di femminicidio? Troppe e troppo spesso sentiamo storie di donne maltrattate, picchiate, uccise per mano dei loro compagni, per mano di chi, davanti a Dio, un giorno ha giurato di amarle e onorarle tutti i giorni della vita.

Quanti uomini credono ancora, sentendo questi fatti di cronaca, che sia la donna stessa la causa dei propri mali? Che sia la donna che vestendosi o atteggiandosi in un certo modo attiri questo genere di comportamento da parte degli uomini? Troppi.

Cosa fare dunque nel nostro piccolo per cercare di prevenire questi comportamenti da parte dei futuri uomini di domani affinché questi atti di violenza non accadano più?
Credo che noi mamme di figli maschi possiamo fare davvero qualcosa di concreto partendo dall'educazione di questi piccoli uomini, inculcando loro il rispetto per gli altri e cercando di annullare la mentalità maschilista sul nascere.
Cercando di essere una famiglia unita, che si ama e si rispetta, perché l'esempio dei genitori è la prima fonte di ispirazione per un bambino, perché l'esempio di un papà che ama, rispetta e aiuta è il primo modello di ogni bambino.

Biscotti per bambini

amore al primo...morso!
Purtroppo mio figlio ha ereditato da me la passione maniacale per i biscotti ma guai a metterli nel biberon del latte perché li vuole solo sgranocchiare.
Un giorno mi è venuta l'insana idea di fargli assaggiare un bucaneve e da allora non ne vuole più sapere di mangiare i classici biscotti da bambino (ad eccezione di quando lo mangia allo spazio gioco con gli altri bimbi).
Siccome non mi piace molto l'idea che mangi i biscotti che solitamente mangiamo noi, ho fatto una piccola ricerca per capire quali caratteristiche debba avere un biscotto adatto ai bambini della sua età e quindi decidere con più criterio cosa comprargli.

Meglio preferire i biscotti che:
  • contengono burro anziché margarina o olii vegetali non idrogenati 
  • contengono poco zucchero e comunque solo zucchero e non sostitutivi (fruttosio o glucosio)
  • contengono un buon quantitativo di proteine (sopra i 10 g)
  • contengono pochi grassi e lipidi (sotto i 15g)
  • contengono un buon quantitativo di fibre
  • contengono una buona varietà di cereali

lunedì 18 novembre 2013

Peppa Pig, una di famiglia

Ebbene sì: ormai la Peppa è entrata a far parte anche della nostra famiglia.
E' diventata il nostro appuntamento serale fra il bagnetto e la favola della buona notte e viene invocata a gran voce dal biondo a tutte le ore. E bisogna stare attenti a non girare la tv sul canale 43: la trovi sempre!
Oltre ad essere il nostro appuntamento fisso quotidiano, Peppa è entrata anche nella nostra libreria
 

nei primi lavori artistici del mio piccolo (mamma disegna e bimbo colora)













venerdì 8 novembre 2013

Regala un libro per Natale

Regala libro per natale banner


Amo leggere ma soprattutto amo leggere a mio figlio.
Che adesso mi ascolta pure con un certo interesse e ha persino scelto da solo l'ultimo libro che gli abbiamo comprato (ok, era di Peppa Pig ma vale lo stesso).
Per questo mi sono iscritta subito all'iniziativa di Federica aka MammaMoglieDonna per regalare un libro per Natale: ogni partecipante deve scegliere e spedire un libro al figlio di un altro partecipante al quale viene abbinato. Facile, no?
E poi è sicuramente un regalo bello da scegliere e un regalo bellissimo da ricevere, quindi non esiste un motivo per non partecipare!
Federica aveva già lanciato questa iniziativa prima delle vacanze estive ma l'avevo vista troppo tardi per partecipare questa volta invece sono stata super tempestiva.
Se vuoi partecipare anche tu, puoi farlo tramite il link sopra oppure sul blog di Madre Creativa in quanto stanno lavorando insieme per questa iniziativa, e su entrambi i blog trovi tutte le indicazioni per partecipare.
Cosa stai aspettando?


lunedì 4 novembre 2013

Non esistono giochi da maschio e giochi da femmina

Manca ancora qualche settimana a Santa Lucia ma già con papà stiamo valutando cosa prendere al biondo.
Io ho suggerito la cucina perché vedo che allo spazio gioco è uno dei suoi giochi preferiti. Non sia mai! Mi sono sentita dire che la cucina è un gioco da femmine. Ma stiamo scherzando? A quest'età non esistono giochi da maschi né giochi da femmine!
Dove sta scritto che la cucina sia solo un gioco destinato alle bambine?
Hai mai visto una bambina giocare con le macchinine o con il banchetto del meccanico?
O un bambino spingere un passeggino con dentro una bambola?

Te lo ricordi lo Spumone? Se sei cresciuta negli anni '80 come me, non puoi non conoscerlo. Quando ero piccola, mio cugino (unico maschio) voleva tanto una sorellina che non arrivava mai e mia zia gli aveva regalato uno Spumone più bello e più grande di quello che avevamo noi femmine.
E lui gli voleva bene come una vera sorella ma ciò non gli ha impedito di giocare anche con macchinine, treni e videogiochi e sorpresa, sorpresa, di avere anche delle ragazze.

Voglio dire i giochi sono universali e i bambini devono sentirsi liberi di giocare con quello che vogliono, di esprimere la loro personalità o semplicemente di fare quello che sentono in quel preciso momento.

Quindi sai cosa ti dico? Che sicuramente Santa Lucia porterà una bellissima cucina ;-)

lunedì 28 ottobre 2013

Addormentarsi nel lettino? Si può!

Credevo fosse una leggenda, una cosa che capitava solo ai bambini delle altre.
E invece no, prima o poi succede.
Dopo le letture della buonanotte, solitamente ci sdraiamo sul lettone, una ninna nanna e il piccolo si addormenta per essere poi spostato nel suo lettino.
Ho provato più volte a farlo addormentare direttamente nel suo lettino ma è sempre stata una battaglia persa: si attaccava alle sponde saltando come un matto e chiamando a raccolta tutti i suoi peluche quindi, per qualche tempo, avevo rinunciato a questo progetto.
Finché una sera spengo la luce e inizia a piagnucolare ttino! ttino! All'inizio non capisco poi gli chiedo: ma amore vuoi andare nel lettino? "Sciiii".
Sono un pò scettica ma...proviamoci.
Lo metto nel lettino e gli canto una ninna nanna come al solito e lui inizia:

nonno?
dorme
nonna?
dorme
(tutti i suoi cugini uno a uno)
dorme (ogni volta)
barpapapapà?
dorme
mamma?
eh amore mamma non dorme, siamo gli unici svegli
(coper)tina?
ecco la copertina
jackie?(cane di peluche che ora provvedo a nascondere sotto il lettino)
dorme
(ma)nina?
qui la manina della mamma

E poi da capo finché non inizia a mettersi le dita in bocca e a giocare col polsino del mio pigiama fino a quando non crolla.
A volte ci vogliono 10 minuti, il più delle volte ci vuole circa mezz'ora ma conto che col passare del tempo, le tempistiche si accorcino.
Vero che si accorciano?!

giovedì 24 ottobre 2013

Travasi con le lenticchie


Sarò ripetitiva ma a me lo spazio gioco piace, mi piace alla follia!
Sono sincera: non conosco a fondo il metodo educativo montessoriano, ho iniziato a apprenderlo frequentando appunto lo spazio gioco.
E scoprendo che gli elementi di arredo a misura di bambino, gli oggetti alla sua portata, i giochi in legno, gli anelli da infilare e i travasi (oltre a tante altre cose) fanno parte di questo metodo.

Questa settimana abbiamo fatto il salto di qualità: i travasi sono passati dalla farina gialla alle lenticchie.
I primi momenti sono stati un pò di smarrimento: cosa sono queste cose? si possono mangiare? Però producono un suono niente male se le verso dal bicchiere nella ciotola!

Ed è così che il mio piccolo si è innamorato delle lenticchie finendo di giocare sempre per ultimo, prendendole dalle ciotole abbandonate degli altri bambini e raccogliendo una ad una quelle scappate nei suoi spostamenti.

A casa non ha dormito molto e la giornata era ancora lunga quindi mi sono detta: perché non riproporre lo stesso gioco anche a casa? Avevo visto che non aveva la curiosità di assaggiarle quindi non correva il rischio di ingerirle senza che me accorgessi e poi, restando sul tappeto, non è neanche difficile raccoglierle tutte prima di metterle via (la farina era improponibile e non siamo ancora pronti per i travasi d'acqua).

3 contenitori, 1 cucchiaio, lenticchie in quantità più limitata e Tito impegnato nei travasi per quasi un'ora: una meraviglia!


So che il metodo montessoriano prevede l'utilizzo di materiali frangibili quali il vetro o la ceramica a scopo educativo per imparare dai propri errori (se un contenitore si rompe, la prossima volta ne avrò più cura) però per ora usiamo la plastica.
Travasi d'acqua e contenitori di vetro: prossimo step!

venerdì 18 ottobre 2013

Ago & filo: storia di un anonimo lupetto

Mia sorella mi ha regalato un lupetto grigio di una tristezza, ma di una tristezza che non potevo proprio farlo mettere al biondo così com'era.
Mi è venuta quindi l'idea di applicargli qualcosa di colorato ma, siccome non sono una grande sarta e non ho nemmeno la macchina da cucire, mi serviva qualcosa di davvero easy.
Ho preso così un pò di tessuto vichy bianco e rosso, ho cercato in rete la sagoma di una cane e di un cuore che ho riportato sul cartone e il gioco è stato fatto!
Qualche punto in tinta e il lupetto adesso è tutta un'altra cosa!
Ecco il mio lavoro step by step:


lunedì 14 ottobre 2013

Ricette che fanno casa: amaretti mascarpone e cocco


Questa ricetta è davvero semplice e super veloce, per questo gli amaretti mascarpone e cocco non mancano mai, a  nessuno dei nostri compleanni o festeggiamenti ed è da sempre sinonimo di festa.

Non si deve cuocere niente, si possono preparare anche il giorno prima e sono sempre apprezzatissimi. Solitamente li fa mia mamma che preferisce fare cose più pratiche e spicce ma anch'io, se devo fare due dolci, li propongo sempre come alternativa alla torta.

Questi sono gli ingredienti:
1 confezione di amaretti
mascarpone qb
cocco qb
caffè (per noi sempre deca perché li mangiano anche i bambini)

Procedimento:
mettere un po' di mascarpone sulla parte piatta dell'amaretto e chiuderlo con un altro amaretto
passare gli amaretti nel caffè e successivamente nel cocco




















Credo sia la ricetta più corta che conosco in assoluto ed è anche per la sua velocità che gli amaretti non mancano mai nelle nostre occasioni di ritrovo. Personalmente li ho fatti anche con la Nutella al posto del mascarpone e sono ancora più golosi!

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa del mese di ottobre di Instamamme, ricette che fanno casa.

giovedì 10 ottobre 2013

Lo spazio gioco #2

Avevo già parlato qui del nostro open day allo spazio gioco: abbiamo iniziato martedì scorso e, anche se lo frequentiamo da sole 2 settimane, sono molto contenta di aver iscritto Tito a questi incontri.
Prima di tutto perché passa del tempo con dei bambini della sua età (anche se, a dirla tutta, gioca quasi sempre da solo) e poi perché dovrebbe imparare a socializzare e a condividere le cose con gli altri e, non meno importante, dovrebbe imparare a rispettare l'ordine e le "regole".
Le due ore passano più o meno allo stesso modo: si inizia col gioco libero finché non arrivano tutti i bimbi, si riordinano i giochi, ci si siede tutti in cerchio per le canzoncine, pausa biscotto e ancora gioco.
In entrambi gli incontri alla pausa biscotto è seguito il gioco dei travasi: tela cerata in terra e bimbi muniti di ciotola gigante, cucchiaio, bicchiere e ciotolina per giocare con la farina di mais.
Mio figlio, da sempre amante degli oggetti da cucina (le sue fisse attuali sono la pentola a pressione e le tortiere di silicone), è stato l'ultimo ad abbandonare il campo solo perché costretto, e con tanto di brontolamento per l'interruzione del gioco. Credo avrebbe continuato all'infinito perché questi giochi di travaso con le ciotole gli sono sempre piaciuti.
Personalmente mi piace molto anche la parte del gioco libero perché abbiamo la possibilità di usare giochi che a casa non ci sono: i puzzle di legno, la casetta, i passeggini con le bambole, l'angolo cucina con tutto in miniatura... credo che quest'anno la lista di Santa Lucia prevederà molti di questi giochi!
Rispetto al primo incontro, il rientro a casa è andato molto meglio: la settimana scorsa non aveva voluto mangiare niente a pranzo e poi aveva dormito un'ora risicata con tanto di notte agitata.
Ieri invece ha spazzolato tutta la pappa, tutta la frutta e se ne è stato buono buono mentre io mangiavo - complici Peppa Pig e la casa delle api - e poi pisolino di 2 ore e mezza. Di solito gli concedo i cartoni solo dopo cena ma è stato così bravo che l'ho premiato.
La notte ovviamente è passata da schifo con più risvegli fino al definitivo brusco risveglio delle 5.30 con un martellante mamma mamma mamma durato fino all'ora in cui ha suonato inutilmente la mia sveglia (6.20) poi papà ha fatto il miracolo e l'ha fatto riaddormentare.
Martedì l'educatrice mi ha spiegato che ad alcuni bambini il gioco assorbe tutte le energie e li rende stanchi, per altri invece il gioco rende l'adrenalina difficile da smaltire ma, mi assicura, ogni volta andrà sempre meglio.
Lo spero se no cosa mi devo aspettare quando andrà all'asilo? Anni di notti in bianco? Nooooo!!

lunedì 7 ottobre 2013

Coniglietti e cuoricini a punto croce

Che sono vecchia dentro è risaputo poiché una delle mie più grandi passioni da qualche anno è il punto croce.
Dopo avere fatto montagne di fiocchi nascita, bavaglie, salviettine e sacchetti per l'asilo ai miei nipoti, finalmente faccio qualcosa anche per il mio, di bambino!
Mi hanno regalato questa bavaglia con la stella e volevo fare qualcosa di non troppo complicato e un pò diverso dai soliti personaggi Disney che tanto ho ricamato. Ho trovato questo coniglietto stilizzato che ho fatto in 3 varianti di azzurro con al centro il coniglietto sfumato, intervallati da cuoricini rossi che danno un pò di colore.
Ora non resta che lavarla e farla indossare al mio biondo!







mercoledì 2 ottobre 2013

Che mondo sarebbe, senza i nonni?

Altro che la Nutella, che mondo sarebbe senza i nonni?? Sono aiuti preziosissimi nella nostra vita: ci sostengono, ci aiutano nella gestione quotidiana dei nostri figli portandoli a scuola, in piscina, a tutti i corsi a cui li inscriviamo, li crescono e sopra ogni cosa li amano.

Con questa frase parlo soprattutto dei miei nonni: sono fortunata perchè alla mia veneranda età, posso ancora godere di 3 nonni che, nonostante gli acciacchi, si possono definire ancora in gamba.
Ma in particolare parlo della mia nonna e ne parlo con gli occhi a cuore, perchè è una persona davvero speciale, che mi ha cresciuta come una seconda mamma. La mia mamma mi ha avuta a soli 18 anni e lei incoraggiava i miei genitori a concedersi serate da soli o gite lampo al mare per godersi la loro età. E io stavo con lei, nella culla vicino al frigorifero dove, quando mi toglieva per prendermi in braccio, entrava di prepotenza la gatta che mi teneva d'occhio da sopra il frigorifero (non era molto igienico e credo che la mia allergia ai gatti sia nata proprio lì).

lunedì 30 settembre 2013

Storie di (non) allattamento: come mia sorella mi ha fregato


E' da un pò che seguo Ivana del blog MAMMAmiAMI? e trovo le sue iniziative davvero molto belle. Ivana ha appena aperto questo spazio mamme che "SE AVESSERO SAPUTO, AVREBBERO FATTO MEGLIO" dedicato alla mamme per poter raccontare la propria esperienza su parto e allattamento.
Entrambe le mie esperienze non sono state felicissime ma preferisco raccontarvi la storia del mio non-allattamento e per farlo devo partire da un punto fondamentale: mia sorella.
Che c'entra mia sorella con parto e allattamento? C'entra perché mia sorella mi ha fregato, su entrambi i fronti. E non parlo solo dei suoi parti ultra veloci, ma anche del fatto che con quelle due tettine abbia allattato 3 figli su 4 ben oltre i 12 mesi. E con un esempio così, mi sono convinta che dovesse sempre funzionare in questo modo.
Quando mi portano il mio biondo (che all'epoca era rossiccio e completamente screpolato perchè il sacco era rotto da quasi 40h) per la prima poppata, penso che qualcuno si fermerà per vedere almeno se lo attacco bene, se lo tengo correttamente e invece mi lasciano il bambino e non si fermano nemmeno il tempo per sapere se la tengo bene, la creatura.
Mio figlio succhia e si addormenta ed è così per tutto il giorno, ma la sera non riesco a metterlo nella culla: appena lo stacco dal seno inizia a piangere e si calma solo quando lo riattacco. Ci danno la possibilità di portarlo al nido e verso l'una di notte lo porto e cado in uno stato comatoso dal quale vengo malamente svegliata dall'infermiera del nido che mi scuote dicendo che mio figlio non è capace di succhiare e che hanno dovuto dargli il biberon. Dopo aver capito che parlava con me, penso che non sia ancora un problema e che dovrà imparare anche lui come si fa.

mercoledì 25 settembre 2013

Lo spazio gioco

Dopo aver tanto letto dei gruppi di gioco su Il linguaggio segreto dei bambini, finalmente anche noi possiamo partecipare allo spazio gioco!
Non immaginavo nemmeno lo organizzassero nel nostro paese e invece gli avevo dato poca fiducia: ci hanno mandato tanto di lettera a casa con tutte le informazioni e sabato siamo andati all'open day per vedere come fosse e per capire se anche al biondo l'idea andava (alla mamma ovviamente l'idea piaceva molto).
Per lui è stato come entrare in un enorme parco giochi: ogni cosa era una novità, c'erano giochi ovunque, tavoli e sedie alla sua altezza, libri, scivoli, bambole, forno lavello e lavatrice...


Per ogni cosa che vedeva mi chiamava: MAMMA!!!!!!!!!! e bastava il mio sì amore per girarmi le spalle e proseguire per la sua strada, portando a passeggio le bambole nel passeggino, giocando coi giochi di legno, leccando i cibi giocattolo, giocando con le costruzioni... insomma ha esplorato le stanze nei minimi dettagli.
Le educatrici ci hanno spiegato a grandi linee come si svolgeranno gli incontri ed io ne sono già affascinata: non vedo l'ora di vederlo interagire con gli altri bimbi, di vedere come si comporterà e di vedere le sue nuove scoperte. Un piccolo passo verso l'indipendenza, siiiii!
Il numero dei partecipanti è limitato, fortunatamente siamo riusciti a iscriverci per il giorno che ci interessava: iniziamo il 1° ottobre e io non vedo l'ora! Approfitterò della mia pausa forzata causa riduzione ore di lavoro per passare più tempo con lui e per fargli fare nuove esperienze.

Stay tuned!!!!!!

giovedì 19 settembre 2013

La fattoria didattica

immagine da Regione Lombardia
Stavo guardando il sito della Regione Lombardia e ho scoperto questa bellissima iniziativa delle fattorie didattiche a porte aperte che si terrà domenica prossima, 29 settembre, in tutta la Lombardia.
Per me è una novità ma vedo sul sito che questa manifestazione è già al suo nono anno di vita e che è un appuntamento fisso di fine settembre.
Se andate sul nella sezione dedicata a questo appuntamento potete trovare la mappa con tutte le fattorie che partecipano all'iniziativa, suddivise per provincia: ce ne sono davvero tante e ne troverete sicuramente una vicino a casa.
Oltre al nome e all'indirizzo della fattoria, trovate anche il programma proposto per la giornata che può variare dalla visita libera, alla raccolta dei frutti, alla visita agli animali fino ai vari laboratori. Negli agriturismo è anche possibile mangiare e alloggiare.
Ne ho trovata una vicino a casa che propone anche il battesimo della sella, sono curiosa di vedere come reagirà il mio biondo! Io non mi lascio sfuggire l'occasione, e voi?

sabato 14 settembre 2013

Il libro delle coccole / M.Barth & U.Markus

Le carezze, gli abbracci,
il contatto delle nostre mani
parlano al bambino
un linguaggio autentico,
senza inganni di sorta.
Anche le parole, certo,
quelle soprattutto
delle filastrocche,
delle piccole storie ripetute
ogni sera.
Un modo di stare insieme
nel gioco,
nel contatto,
nella scoperta reciproca.
Inizia così il libro delle coccole che ho "ereditato" insieme ad altri libri del genere: essere una mamma: istruzioni per dummies.

Sono sempre stata una divoratrice di libri ma, da quando sono diventata mamma, la mia media di lettura si è come dire leggermente allungata a minimo 4/5 settimane a libro.
Questo quando mi impegno e non crollo dopo le prime 2 pagine.

Ho iniziato a leggere questo libro al lavoro in pausa pranzo perché avevo voglia di capirlo bene, di comprenderne i vari messaggi e di fare miei i suggerimenti e le indicazioni scritte.
In questo libro si parla soprattutto di contatto fisico, di come una persona abbia bisogno di abbracci e di carezze a qualsiasi età e in particolar modo nei primi anni di vita.

mercoledì 4 settembre 2013

H.E.L.P. !

No, non è il titolo della canzone dei Beatles ma la formula suggerita da Tracy Hogg  per "creare ed alimentare il legame genitore/figlio e al tempo stesso incoraggiare la sua crescita e la sua indipendenza".
Questa formula è inserita nel libro Il linguaggio segreto dei bambini, che sto leggendo a dire il vero non molto costantemente ma che è sempre fonte di "dibattiti" di crescita fra me e papà.

Ma cosa significa l'acronimo HELP? Così come per l'acronimo EASY trovato ne Il linguaggio segreto dei neonati, anche questo acronimo ha un significato molto semplice e sembrerebbe pure efficace:

H (Hold yourself back) - fate un passo indietro
E (Encourage exploration) - incoraggiatelo a esplorare
L (Limit) - ponetegli limiti
P (Praise) - lodatelo

H - Per ora il punto più difficile da far accettare al papà è il punto 1, fare un passo indietro: lui è troppo protettivo mentre io sono più permissiva e ho fiducia nelle capacità di Tito quindi non sempre si trova il giusto compromesso. Io cerco sempre di lasciarlo fare tenendolo comunque d'occhio a distanza di sicurezza e intervenendo ad aiutarlo in qualcosa solo se mi guarda e mi dice: mamma!
Allora mi avvicino chiedendogli cosa non riesce a fare ma solitamente si tratta di difficoltà nel sollevare oggetti troppo pesanti (tipo bottiglia piena d'acqua) o di aprire/chiudere qualcosa.

- Sul punto 2, incoraggiatelo a esplorare, non ci sono problemi: esplora fin troppo! Fin da quando era piccolo si è dimostrato curioso come una scimmietta ed è sempre stato attratto più dai nostri oggetti che dai suoi giochi. Ad esempio il suo primo amore è stato il phon, e anche adesso non posso usarlo senza che venga in bagno e voglia tenerlo in mano per fare lui. Anche in un ambiente nuovo, se entrando vede qualcosa che attira la sua attenzione o gli piace particolarmente, vi si dirige senza molti timori.

L - Limitare: gli stimoli, le scelte, i comportamenti indesiderati, ciò che è nocivo preso in grandi quantità, la nostra maleducazione. Stimoli ne ha tanti, soprattutto quando passa il pomeriggio coi cuginetti e torna a casa sempre stanco e con l'adrenalina ancora da smaltire, ma adesso la scuola ricomincia e anche i cuginetti saranno presi a piccole dosi. Per il resto, a casa cerchiamo di non inondare il suo tappeto di giochi ma di fargliene scegliere 3/4 anche perché è un bimbo che si annoia subito. A volte però è capace anche di passare 10 minuti rigirando un libricino e non considerandoci nemmeno. Limitare la nostra maleducazione invece significa che i nostri figli ci osservano e che siamo noi, prima di tutto, il loro esempio. Quindi se aspiriamo ad avere bambini educati, dobbiamo prima essere noi, in prima persona, persone educate.

P - Lodarlo sì, ma per un lavoro ben fatto. Tracy Hogg suggerisce di lodare il bambino solo quando fa qualcosa di buono e giusto, non per qualsiasi cosa altrimenti non crederà più ai nostri elogi. Mio figlio non ha bisogno di troppe lodi perché se le fa da solo: è un bimbo che ricerca gli applausi, qualsiasi cosa riesca a fare porta le braccia in alto e si applaude da solo guardandosi in giro e dicendosi braooooo.

Ecco questi sono i punti fondamentali del metodo di Tracy Hogg che cercherò il più possibile di mettere in pratica per poter crescere un bravo ometto e cercare di essere una brava mamma, nei limiti delle mie capacità.
Perché sulla carta sembra tutto facile, ma provare a realizzare i nostri buoni propositi è la parte difficile!


venerdì 30 agosto 2013

Il calendario della dentizione

 
Oggi ho scaricato un pò di vecchie foto fatte quando ero ancora a casa in maternità e ho trovato questa del biondo nel suo periodo vampiresco, quando ci piaceva tanto chiamarlo Edward o Twilight.

Mi hanno sempre detto che non esiste uno schema predefinito per la crescita dei dentini, sia a livello tempistico che a livello di sequenza di eruzione, ma in generale i dentini spuntano fra i 6 e i 30 mesi.

Verso i 3 mesi il biondo ha cominciato a mettersi sempre le mani in bocca con conseguente abbandono del ciuccio e ad avere un'abbondante salivazione.
I primi dentini sono spuntanti poco dopo: a nemmeno 5 mesi aveva già entrambi gli incisivi inferiori proprio in contemporanea col suo Battesimo.

E da qui è iniziata la mia fase di ingrassamento tasche del farmacista: balsamo per le gengive (fino a quando sono spuntati i primi 2 dentini, dopo provate voi a mettergli un dito in bocca senza che vi azzanni), massaggia gengive da tenere nel frigorifero e omeopatici, prima con Camilia e successivamente con Chamodent che usiamo tutt'ora.

giovedì 29 agosto 2013

Come sopravvivere all'estate a casa (le nostre ferie in un click)

Vi è mai capitato di dover passare le ferie a casa?
Le nostre vere vacanze le abbiamo fatte a luglio e le altre 2 settimane di ferie d'agosto le abbiamo passate a casa.

Sapete cosa vuol dire dover trovare sempre stimoli giornalieri per un bambino di 14 mesi definito vivace dal test di Tracy Hogg? Un bimbo che si stanca subito dei giochi, che ha sempre bisogno di fare cose fisiche, che ama uscire e stare in giro?
Se non ne avete idea, ve lo spiego in due parole: mio figlio sta fermo solo quando crolla di sonno e sappiate che le pile sono inesauribili: anche assonnatissimo si ostina a voler fare e disfare e a voler girare da solo col suo equilibrio precario di neo bipede.

Le nostre 2 settimane sono trascorse tra lunghissime pedalate, giornate coi cuginetti, compleanni estivi, colazioni fuori e cene e pizze con amici, parchi gioco e zoo. Ma soprattutto lunghissime e quotidiane pedalate e dopo tutti i km macinati mi domando come mai non sono rientrata al lavoro con cosce d'acciaio ;-)

Ecco qui la nostra estate in un click... enjoy!


ferragosto a Malpaga


compleanno cuginetto "grande"
ma bimbi siete tutti in vacanza??!

lunedì 12 agosto 2013

Lunedì? Polpette al forno

Cascasse il mondo, a casa nostra il lunedì si mangiano le polpette anche con 40° all'ombra. Io faccio una cosa facile e veloce, le preparo la domenica mattina mentre il biondo dorme così il lunedì sono solo da mettere in forno. Sempre con i nostri 40° all'ombra, ovviamente!

Le dosi sono per due persone:

300 gr carne macinata
30 gr pan grattato + qb per impanare
30 gr parmigiano reggiano
1 uovo intero
latte, prezzemolo, sale e pepe qb

Procedimento

bagnare il pan grattato col latte per renderlo morbido
unire parmigiano, sale, pepe, prezzemolo e mescolare il tutto
aggiungere la carne macinata e l'uovo
impastare bene in modo da rendere tutto omogeneo e preparare delle polpette non troppo grosse (uso il cucchiaio come unità di misura) da passare poi nel pan grattato

Si mettono in forno a 200° per 25 minuti, girandole a metà cottura.

Lo so che non è per niente un piatto estivo e l'idea delle polpette bollenti non attrae molto, ma basta farle raffreddare: sono buonissime e può essere anche un'idea per un aperitivo fra amici o un picnic.

Riguardo le dosi, io ho trovato quest'equazione che sembra funzionare: la quantità di pane e di formaggio è pari a 1/10 del peso della carne.

Buon appetito!



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