lunedì 30 settembre 2013

Storie di (non) allattamento: come mia sorella mi ha fregato


E' da un pò che seguo Ivana del blog MAMMAmiAMI? e trovo le sue iniziative davvero molto belle. Ivana ha appena aperto questo spazio mamme che "SE AVESSERO SAPUTO, AVREBBERO FATTO MEGLIO" dedicato alla mamme per poter raccontare la propria esperienza su parto e allattamento.
Entrambe le mie esperienze non sono state felicissime ma preferisco raccontarvi la storia del mio non-allattamento e per farlo devo partire da un punto fondamentale: mia sorella.
Che c'entra mia sorella con parto e allattamento? C'entra perché mia sorella mi ha fregato, su entrambi i fronti. E non parlo solo dei suoi parti ultra veloci, ma anche del fatto che con quelle due tettine abbia allattato 3 figli su 4 ben oltre i 12 mesi. E con un esempio così, mi sono convinta che dovesse sempre funzionare in questo modo.
Quando mi portano il mio biondo (che all'epoca era rossiccio e completamente screpolato perchè il sacco era rotto da quasi 40h) per la prima poppata, penso che qualcuno si fermerà per vedere almeno se lo attacco bene, se lo tengo correttamente e invece mi lasciano il bambino e non si fermano nemmeno il tempo per sapere se la tengo bene, la creatura.
Mio figlio succhia e si addormenta ed è così per tutto il giorno, ma la sera non riesco a metterlo nella culla: appena lo stacco dal seno inizia a piangere e si calma solo quando lo riattacco. Ci danno la possibilità di portarlo al nido e verso l'una di notte lo porto e cado in uno stato comatoso dal quale vengo malamente svegliata dall'infermiera del nido che mi scuote dicendo che mio figlio non è capace di succhiare e che hanno dovuto dargli il biberon. Dopo aver capito che parlava con me, penso che non sia ancora un problema e che dovrà imparare anche lui come si fa.

Tornati a casa passiamo subito al latte artificiale ma io insisto tutti i giorni, senza alcun risultato: lui ha sempre fame, strilla se lo stacco ma quando lo attacco si addormenta sfinito.
E così iniziano i miei pianti quotidiani, non mi riconosco più e non mi sembra vero di non avere latte: chiamo mia sorella in continuazione (una santa, in quel periodo) che mi rassicura e mi dice che prima o poi il latte arriverà.
Mi informano che un'ostetrica organizza incontri mensili per le neo mamme, e l'incontro è proprio quella settimana: il mio piccolo ha solo 6 gg e penso che nulla sia perduto. Arriviamo all'incontro e le spiego subito il mio problema: lei mi fa attaccare il bimbo e mi dice che ho un bambino pigro che devo solo stimolare e mi fa vedere come devo fare. Mentre lui succhia devo continuamente massaggiarlo sotto l'ascella per tenerlo sveglio e attivo, 15 minuti per seno.
Quasi tutta l'ora è dedicata a noi, ma non ci sono miglioramenti. Mi dice che il latte arriverà e di continuare così anche a casa e mi da degli integratori.
Io a casa insisto, lui piange, si arrabbia, io mi sento frustrata per non essere in grado di allattarlo. Vado in erboristeria e mi faccio preparare una bustona di semi di finocchio che, dicono, favorisca l'arrivo del latte.
Ma niente: più insisto più mi sfinisco e mi abbatto fin quando mio marito mi scuote e mi dice che tantissimi bambini sono cresciuti col biberon e che adesso è ora di smetterla di tormentarmi.
Butto tutto: integratori, semi di finocchio, para capezzoli (comprati ascoltando un consiglio) e proseguo col mio latte artificiale.
Lui è un fiore, io a poco a poco rinasco: basta pianti, basta paranoie, basta drammi per non aver potuto allattare.
Ancora oggi "invidio" chi allatta al seno, invidio quei momenti di stretto contatto che noi non abbiamo vissuto e poi penso che doveva andare così: non mi sento più una mamma diversa come credevo in quei giorni di totale sconforto, sono come tutte le altre mamme: quelle che hanno allattato, quelle che hanno deciso di non farlo e quelle che non hanno potuto.
Ho capito che  mio figlio più che del seno aveva bisogno di una mamma serena quindi il consiglio che mi sento di dare a chi si trova ad affrontare la mancanza di latte è quello di non accanirsi ma di cercare di viverla serenamente.
Io ho sbagliato a confrontarmi con mia sorella: ho scoperto solo in seguito che rappresenta un'eccezione ma intanto mi aveva già fregato per bene facendomi credere che quella fosse la regola!

Se volete partecipare all'iniziativa di Ivana, ecco il link per poter raccontare ad altre mamme la vostra esperienza su parto o allattamento. E complimenti a Ivana per la sua iniziativa!

8 commenti:

  1. Ciao Erika, ieri ti avevo scritto un commento, ma forse non è andato a buon fine. Era questo:

    Mi rivedo in te quando parli di frustrazioni, e del non riuscire ad allattare. Sapessi i sacrifici che ho fatto per allattarla fino ai 3 mesi, se ci penso mi viene da pensare che gli ormoni avevano preso totalmente il sopravvento sulle mie capacità mentali e sulla mia obiettività.

    Hai perfettamente ragione, l’allattamento non è d’obbligo, e non dobbiamo sentirci sconfitte se non riusciamo. Ogni bambino è unico: alcuni si possono allattare altri no, alcune di noi hanno il latte nutriente altre no. Oggi penso solo questo: che l’importante è essere serene e far sì che anche loro lo siano. Sò che purtroppo è dannatamente difficile (sopratutto con i primi figli) ma mamme serene crescono figli sereni.

    Dai forse ci rifaremo con il secondo!!!

    P.S. il tuo post mi ha ispirato: corro a scrivere la mia esperienza sull’allattamento al seno.

    Bhò alcune volte commentare su blogspot mi dà problemi. Chissà cosa è successo!.

    Se per te và bene domani mattina inserisco una breve introduzione e poi un paio di righe della tua storia con il link che rimanda al tuo blog. Grazie ancora per la condivisione!

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    1. Ciao Ivana, è vero quello che dici: in certe fasi da neo mamme gli ormoni prendono il sopravvento su di noi! Spero vivamente di rifarmi col secondo perchè ci tenevo davvero ad allattare mio figlio, anche per questo ho insistito così tanto.
      Aspetto con ansia il tuo post sull'allattamento e quello che decidi per il tuo blog andrà benissimo! A presto

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  2. Ripenso spesso ai primi giorni con mia figlia. Alle difficoltà. A come le abbiamo superate insieme e insieme siamo riuscite ad arrivare oltre i 12 mesi. Non è stato facile e immediato e rileggo sempre con le lacrime agli occhi queste storie.
    I momenti di intimità con i figli piccoli sono tanti, lo stretto contatto è anche il bagnetto o la coccola, leggere un libro insieme...

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    1. Sicuramente avrai passato anche tu momenti come quelli che descrivo ma immagino la gioia quando tutto ha cominciato ad andare per il verso giusto! Lo so, ci sono moltissimi altri momenti di intimità che possiamo vivere coi nostri figli ma l'allattamento mi è mancato davvero perchè desideravo tantissimo allattare mio figlio e non ho mai preso nemmeno in considerazione l'idea di non poterlo fare. Coccole, bagnetto e favole ormai sono i nostri rituali e guai a chi ce li tocca!
      Grazie per essere passata, a presto!

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  3. Io ho provato tre mesi con l'allattamento misto ed è stato un fiasco.
    Quando, finalmente sono passata interamente al L.A. Sono rinata e le coliche del nano sono scomparse per magia....quanti sensi di colpa e frustrazioni, però!

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    1. Immagino che non sia semplice nemmeno l'allattamento misto, poi sai chi allatta dice che il l.a. da meno problemi di gestione, chi non può allattare si sente in colpa per non avere latte...insomma non riusciamo mai ad essere in pace con noi stesse!

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    2. Io ho avuto tre bambini prematuri e ho sempre dovuto tirare il latte, non si sono mai attaccati. Per la prima poi ne ho avuuto veramente poco (parliamo di 20-30 gr al giorno). Ho consultato le varie esperte ma nessuno è riuscito a far cambiare la situazione (e sul loro sito leggevo di madri adottive che allattano...buaaaaaaaaaaaaa).
      Vabbè l'importante è che in qualche modo abbiano mangiato...

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    3. Mah sono un pò scettica anch'io su questa cosa delle madri adottive, significa che ci sarebbe una soluzione per tutti allora. Ho sentito di esperienze di tiraggio latte non troppo felici, non credo sia stata una passeggiata nemmeno per te. Vero, l'importante è che mangino però a volte è frustrante vedere che le cose non vanno come avresti voluto!

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Grazie per il tuo commento, a presto!

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