mercoledì 12 novembre 2014

Di bambini e di amicizie pilotate

immagine dal web
 Ho sempre pensato che una delle cose belle dell'essere bambino fosse quella di sentirsi liberi di comportarsi senza l'obbligo di compiacere gli altri, ossia liberi di fare quello che piace fregandosene dell'opinione altrui.
Voglio raccontarvi una cosa che è successa allo spazio gioco un paio di settimane fa.
L'anno scorso ho accompagnato Tito ogni settimana allo spazio gioco, un gruppo d'incontro settimanale di 2 ore per bambini e mamme (o papà o nonni).
Lui e gli altri bambini giocavano principalmente da soli perché, come ci ha spiegato l'educatrice, a questa età la condivisione dei giochi con altri non è un concetto ancora comprensibile.
Comunque, se qualche bambino si avvicinava a Tito mentre stava giocando, a volte capitava che iniziassero a giocare insieme, a volte invece capitava che non si calcolassero proprio e che ognuno proseguisse da solo nel gioco magari anche standosene seduti uno accanto all'altro.
Non l'ho mai indirizzato a giocare con un bambino piuttosto che un altro perché credo che debba sentirsi libero di giocare con chi vuole ma anche di starsene da solo se preferisce.
Se non si può fare ciò che ci fa stare bene quando si è bambini, quando si può?
Quest'anno allo spazio gioco Tito va con papà o col nonno e un giorno è successa una cosa un pò spiacevole.
E' successo che Tito stava giocando con la cucina quando gli si avvicina la figlia di un amico d'infanzia di mio marito per giocare insieme. Niente di strano se non fosse che la mamma della bambina le va vicino e le dice di andare a giocare con un'altra bambina, figlia del migliore amico del papà.
La cosa si ripete al momento del biscotto: la piccola si mette vicino a una bambina che vede solo allo spazio gioco e la mamma la prende e la sposta vicino a chi dice lei.
Ora mi chiedo: non si portano i bambini a questi incontri anche per farli stare con altri bambini? Quando inizierà l'asilo la manderà a scuola con un elenco di bambini con cui giocare e uno dei bambini con cui invece non può?  
Io credo che dire a un bambino di 2 anni (prendo ad esempio l'età di Tito ma vale per qualsiasi età) con chi deve giocare perché la mamma o il papà va più d'accordo con i genitori di un bambino piuttosto che con quelli di un altro, la trovo una cosa stupida, squallida e discriminante.
Voi che ne pensate, me la prendo troppo?

8 commenti:

  1. Credo che tu abbia ragione però non preoccupartene...di mamme così ne conoscerai anche troppe!!!!

    RispondiElimina
  2. Io credo sia allucinante! Fortunatamente non ne conosco nessuna altrimenti le manderei senza tanti giri di parole, a quel paese!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E faresti bene! L'avrei fatto anch'io se fosse successo mentre Tito era con me

      Elimina
  3. Io credo che quella donna sia di un'ignoranza allucinante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono rimasta senza parole quando mio marito mi ha riferito quello che è successo :-(

      Elimina
  4. Ciao Erika, purtroppo il mondo è anche questo. Io ho un bambino più grande che mi chiede di giocare a casa con i bimbi della scuola materna...ma spesso le mamme non accettano perché per comodità preferiscono portare il bimbo dal cuginetto o dal vicino di casa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che brutta cosa che mi dici! Credo che certe mamme siano proprio pessime, soprattutto quando indirizzano i bambini su quello che preferiscono loro.
      Grazie per la visita

      Elimina

Grazie per il tuo commento, a presto!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...