venerdì 25 settembre 2015

A caccia dell'orso / Michael Rosen & Helen Oxenbury

A caccia dell'orso, vincitore del Premio Andersen 2013, è considerato un vero e proprio classico per bambini: pensate che la sua prima edizione risale al 1989! Nasce da una canzone popolare mantenendo intatto il bel ritmo delle canzoni, è una storia molto semplice che con le sue frasi ripetute più e più volte si memorizza facilmente.

Un gruppetto composto da un papà, quattro bambini e un cane, sta andando a caccia dell'orso. Ricorrente nel libro troviamo il ritornello:
A caccia dell'orso andiamo.
Di un orso grande e grosso.
Ma che bella giornata!
Paura non abbiamo.

Per arrivare fino alla caverna dove vive l'orso, i nostri protagonisti devono passare attraverso un campo di erba frusciante, un fiume freddo e fondo, la melma densa e limacciosa, un bosco buio e fitto e una tempesta di neve che fischia.
Per ogni nuovo ostacolo che devono superare, la filastrocca proposta è sempre la stessa:
Non si può passare sopra. Non si può passare sotto. Bisogna passarci in mezzo.
E una volta arrivati alla caverna e incontrato l'orso? L'avventuroso gruppo ovviamente scappa il più velocemente possibile rifacendo il loro percorso al contrario con un ritmo sempre più serrato.


Bello l'uso delle tavole in bianco e nero alternate a quelle a colori.
Molto bella anche la scelta dell'illustratrice di sostituire le illustrazioni a piena pagina della parte iniziale del racconto con illustrazioni più fitte per sottolineare l'ansia del gruppo di tornare a casa.
Il ritornello "non si può passare sopra, non si può passare sotto, bisogna passarci in mezzo" fa capiure ai bambini che anche nelle situazioni più scomode i problemi non si aggirano ma si devono affrontare, meglio se con le persone che ami proprio come nel libro.
Che dire, un libro consigliatissimo!!

A caccia dell'orso
Michael Rosen & Helen Oxenbury
edizioni Mondadori
€ 14.00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

venerdì 18 settembre 2015

Mi nascondete qualcosa / Mélanie Florian

Non è mai facile spiegare la morte ad un bambino, cercare di fargli capire perché una persona che fino a ieri era vicina a noi, adesso non c'è più.
Negli ultimi mesi purtroppo è capitato troppe volte di dover spiegare a Tito che alcune persone a cui vuole bene se ne sono andate.
In biblioteca ho trovato un libro per bambini sull'argomento, Mi nascondete qualcosa.


La storia è narrata da Susi, un pasticcino di 5 anni: oggi Susi è triste perché vede le altre persone intorno a sé tristi ma non sa il motivo, sa solo che sono cose per i grandi e non per i pasticcini come lei.
Susi vuole molto bene alla sua nonna con la quale fa lunghe passeggiate e prepara squisiti panini per la merenda ma ultimamente la nonna è quasi sempre a letto e non può fare con Susi tutte le cose belle che erano abituate a fare insieme.
Susi vede tanta tristezza sui volti delle persone che ama così si mette a disegnare: fa un disegno che ritrae la nonna da regalare alla sua mamma. E le dice che forse morire è un po' come schiacciare un pisolino, così la mamma potrà avere meno paura per la nonna.


A volte sottovalutiamo la capacità di comprensione dei bambini che, essendo molto empatici, capiscono sempre più di quello che viene detto loro. Questo libro affronta il tema della morte in modo molto lieve e adeguato per un bambino. Inoltre le illustrazioni sono bellissime e dai colori brillanti: quasi un inno alla vita che continua, nonostante tutto.

Mi nascondete qualcosa
Mélanie Florian
Edizioni Gribaudo
€ 12.00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

mercoledì 16 settembre 2015

Set per l'asilo a punto croce con Luigi (Cars)

Lunedì scorso Tito ha iniziato l'asilo e io non vedevo l'ora (mamma snaturata?) che arrivasse questo momento soprattutto perché spero impari a mangiare come gli altri bambini.
Per ora diciamo che mangia solo il pane e che la mattina mi fa un po' di scenate perché vorrebbe mangiare a casa ma io non mollo, e nemmeno la sua maestra.
Anche perché una volta arrivato in classe si calma e quando lo vado a prendere si dichiara felice di essere andato all'asilo.
Durante le ferie gli ho preparato un set ricamato a punto croce che ritrae uno dei suoi personaggi preferiti di Cars ovvero la 500 gialla Luigi.


Questo è lo schema che ho usato per il set, lo trovate anche nella mia bacheca di Pinterest dedicata al punto croce.

Found on nicecross.blogspot.co.uk
Che ne pensate? Sicuramente ricamare tutto il set è un lavoro lungo ma sempre fonte di grande soddisfazione.
Anche voi avete ricamato i bavaglini per l'asilo o li avete presi già decorati?

venerdì 11 settembre 2015

L'amico del piccolo tirannosauro / Florence Seyvos e Anais Vaugelade

Questo libro fa parte della collana Bababum edita da Babalibri con le edizioni tascabili di alcuni dei suoi titoli più conosciuti ed amati.


Il protagonista di questa storia è un piccolo tirannosauro rimasto senza amici perché se li è mangiati uno ad uno!
Purtroppo questa sua abitudine è difficile da perdere: appena inizia ad avvertire un po' di fame, il malcapitato amico diventa un boccone troppo gustoso per non essere mangiato dal tirannosauro.
Un mattino il piccolo tirannosauro sta piangendo per la sua solitudine e per il fatto che adesso quando avrà fame non avrà più niente da mangiare quando gli si avvicina il topo Mollo.
Il tirannosauro lo mette in guardia ma Mollo non lo lascia solo perché conosce una formula magica che gli conferisce un sapore orribile e che impedisce agli altri di mangiarlo.

Quando la fame si fa sentire Mollo cucina una torta sul suo forno portatile e tutto sembra andare per il meglio. Ma il giorno seguente il tirannosauro non ha la pazienza di aspettare che la torta sia pronta e mangia Mollo in un boccone per poi sputarlo a causa del suo sapore terribile!
Purtroppo un giorno Mollo si presenta con una zampa ingessata: non può cucinare e non vuole nemmeno pronunciare la formula per non farsi mangiare. Ora tutto dipende dal piccolo tirannosauro: con tanta buona volontà e un po' di pasticci, il tirannosauro riesce a preparare la torta per lui e Mollo.
Mollo adesso può togliersi il gesso che era tutta una finizione ed è sicuro che ormai lui e il tirannosauro saranno amici inseparabili.


Questa bella storia d'amicizia piacerà a tutti i bambini perché parla di piccole e grandi conquiste: con un po' di buona volontà si possono ottenere grandi cose, anche quelle impensabili!

L'amico del piccolo tirannosauro
Florence Seyvos e Anais Vaugelade
Edizioni Bababum
€ 5.80

Con questo libro partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

mercoledì 9 settembre 2015

Da visitare con i bambini: La casa delle farfalle e il bosco delle fate a Montegrotto Terme

Settembre è un mese bellissimo per fare qualche gita fuori porta: se per caso passate per i colli euganei, vi consiglio un posto davvero interessante che abbiamo visitato il mese scorso quando siamo stati qualche giorno alle terme.
In una mattinata un po' grigia, siamo stati alla casa delle farfalle, un posto davvero molto carino da visitare con i bambini.


Il percorso inizia con la visita alla sala didattica dove sono esposti molti esemplari di farfalle e di altri insetti con tutte le informazioni a riguardo.
Da qui si procede verso la prima delle sale della casa delle farfalle: un giardino non molto grande in cui le farfalle sono libere di volare su piante e frutti e pure vicino a noi. Accanto alla prima sala, chiamata Il giardino dell'Eden, si ha accesso a una piccola saletta poco illuminata dove si possono vedere da vicino le incubatrici con le crisalidi, saletta alla quale segue una sala video.
Il percorso prosegue verso la serra tropicale dove, passando dalla regione amazzonica a quella indoaustrale, incontriamo numerosi altri animali esposti nei loro spazi circoscritti come piranha, rane, tarantole, iguana e anche animali liberi come i pappagalli.


Terminata la visita alla casa delle farfalle si entra nel bosco delle fate, un parco di 6000 mq nel quale si snoda un percorso costellato da personaggi della tradizione popolare e di fantasia come fate, orchi, gnomi e troll.
Oltre a questi curiosi personaggi ci sono anche la voliera delle falene, un piccolo padiglione contenente vari animali acquatici, il labirinto di pietre, alcuni animali della fattoria come capre e conigli e un piccolo spazio per i bambini attrezzato con scivoli e altalene.


La visita al bosco è stata la parte meno interessante per Tito perché quando ci fermavamo a leggere le informazioni sul personaggio raffigurato, si spazientiva un poco mentre è rimasto davvero affascinato dalle farfalle che volteggiavano libere intorno a noi.

QUI trovate il sito ufficiale se siete curiosi di saperne di più!

lunedì 7 settembre 2015

Primo giorno d'asilo anche per noi!


Questa mattina il mio Tito si è svegliato prima che suonasse la sveglia tanta era l'emozione per il primo giorno d'asilo!
Siamo arrivati a scuola spaccando il minuto (e credetemi non è da noi!!) e la sua maestra l'ha accolto con un grande sorriso mentre teneva per mano due bambini urlanti.
Lui li ha guardati un po' sorpreso chiedendomi: perché piangono quei bambini?
Secondo me non crede possibile che ci siano bambini che non vogliano stare all'asilo!!
Sono rimasta in classe per una decina di minuti giusto il tempo per farlo ambientare poi, quando ha trovato le macchinine e ha iniziato a giocare, mi sono fatta da parte.
E infine le raccomandazioni di rito prima di lasciarlo con un sonoro bacio: ascolta la maestra, se ti scappa la pipì chiamala, non litigare, non rubare i giochi agli altri bimbi, comportati bene che io torno presto.
Sono tornata a prenderlo alle 11.30, ho chiesto com'erano andate queste ore e la sua maestra mi ha detto che Tito ha chiesto di poter tornare anche domani....che dire, stiamo diventando grandi!
E speriamo che l'entusiasmo del primo giorno duri a lungo :-)

venerdì 4 settembre 2015

La misura della felicità / Gabrielle Zevin

Tutto quello che ti serve sapere di una persona lo capisci dalla sua risposta alla domanda: qual è il tuo libro preferito?

A.J. Fikry è lo scorbutico titolare di Island Book l'unica libreria presente su Alice Island, libreria che ha aperto anni fa con la moglie ormai defunta. A.J. non ama le persone, non ama i libri che vende soprattutto quelli che lui ritiene non di qualità e i libri per bambini.
Un giorno nella sua libreria, e proprio nel poco amato reparto dedicato ai bambini, A.J. trova Maya una bambina di 2 anni appena abbandonata dalla madre. La bimba è accompagnata da una lettera in cui la madre spiega le ragioni che l'hanno spinta a questo gesto.
A.J. decide di tenere la bambina con sé spiazzando tutte le persone che lo conoscono e da quel momento la sua vita cambia in meglio. La presenza di Maya gli addolcisce il carattere, torna ad avere una vita sociale e si interessa di più al suo lavoro organizzando gruppi di lettura nella sua libreria. Il suo rapporto con la cognata Ismay migliora e diventa amico del detective Lambiase. A.J. è pronto ad amare di nuovo e vorrebbe avere una possibilità con Amelia, la stravagante agente di una casa editrice che vede solamente durante la presentazione delle cedole stagionali dei nuovi titoli.
Forse anche per A.J. è tempo finalmente di tornare ad assaporare la felicità.

Avevo letto recensioni molto entusiate su questo romanzo tanto da incuriosirmi e a spingermi a prenotarlo: non sono stata l'unica perchè in biblioteca è stato prenotato per mesi.
E' stata la mia lettura da spiaggia ma purtroppo il libro non mi è piaciuto molto: la trama sembrava davvero accattivante ma ho trovato la storia un po' banale, scontata e poco coinvolgente. Anche i personaggi sembrano solamente tratteggiati e non vengono quasi mai analizzati a fondo.
Qualcuno di voi l'ha già letto?

La misura della felicità
Gabrielle Zevin
Edizioni Nord
€ 16.00 / 313 pagg

Con questo post partecipo al venerdì del libro di HomeMadeMamma

martedì 1 settembre 2015

Succede ad agosto


Ben ritrovate! Avete passato una bella estate? Come è stato il vostro agosto?
Il nostro è passato tra festeggiamenti (il mio compleanno, quello di 3 nipoti e quello di mio marito) e vacanze.
Siamo stati una settimana al mare sulla riviera romagnola: quest'anno è andata un po' meglio rispetto agli anni passati nel senso che Tito almeno ha mangiato, sempre quelle due cose ma almeno non abbiamo fatto una settimana a latte e banana!
Abbiamo costruito castelli, piste per giocare con le biglie, scavato buche, visto i fuochi sul mare e fatto le ore piccole.
Quando siamo tornati Tito aveva febbre a 38.5° e stomatite: la febbre è passata in 3 giorni per la stomatite è servito qualche giorno in più ed è dovuta al fatto che lui ama baciare tutti i bambini. Questa sua abitudine sarà un po' difficile da togliere, per ora cerco di contenere il suo entusiasmo ma non è per niente semplice!
Con Tito sfebbrato siamo poi partiti per le terme e ci siamo trovati davvero bene e anche per lui credo sia stata una bella esperienza e poi diciamolo: la vita in accappatoio non è affatto male!
Questo mese ho staccato dal web, adesso non mi resta che rimettermi in pari con i vostri post e riprendere la mia routine.
E voi cosa volete ricordare di questo agosto?

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