martedì 31 maggio 2016

Imparare il rispetto per l'ambiente da piccoli

La cura e il rispetto per l'ambiente si possono imparare fin da piccoli quando i bambini sono molto ricettivi ed è facile abituarli a piccoli gesti quotidiani che possono fare una grande differenza.
Qualche settimana fa vi ho raccontato della nostra prima gita con l'asilo durante la quale abbiamo avuto la possibilità di visitare un parco davvero unico come l'AmbienteParco dedicato alla sostenibilità ambientale.



La visita al parco è stata così programmata: due laboratori per i bambini dedicati uno all'aria e uno all'acqua ed un percorso dedicato ai genitori sul tema dell'acqua e del suo risparmio, una mostra interattiva permanente per conoscere meglio questa preziosa risorsa ed imparare a prendersene cura.
Devo ammettere che è un percorso molto interessante e d'impatto che ci apre gli occhi sulla vera realtà della situazione di questa importante risorsa e su cosa possiamo fare noi come persone, come famiglia, per non sprecarne troppa.


I numeri sono davvero impressionanti: dai litri d'acqua pro-capite al giorno per il consumo domestico (66 litri solo per una doccia!) alle percentuali di suddivisione dell'acqua potabile sia per consumo (il 70% è destinato all'agricoltura) che per distribuzione geografica.
Un percorso che ti fa prendere coscienza anche di quello che possiamo fare nel nostro piccolo: chiudere l'acqua mentre ci laviamo i denti o ci insaponiamo i capelli, riutilizzare l'acqua di cottura di pasta e riso per lavare i piatti o l'acqua di cottura delle verdure per bagnare i vasi, usare la lavatrice a carico pieno e preferire la lavastoviglie al lavaggio a mano.
Piccoli gesti che possono farci risparmiare un bel po' di acqua e soprattutto gesti non troppo impegnativi da mettere in atto!


Alla fine del percorso abbiamo avuto modo di vedere il laboratorio dedicato all'acqua con giochi ed esperimenti d'acqua dolce mentre non posso dirvi molto sul laboratorio dedicato all'aria perché Tito, sebbene sia un gran chiacchierone, non mi ha raccontato granché a parte il fatto che si è divertito molto.
Se volete parlare di ambiente con i vostri bambini, vi consiglio Il libro della terra un albo molto colorato che parla in modo semplice di ecologia, riciclo e dei piccoli gesti che possiamo fare tutti per rendere il nostro pianeta sempre più accogliente.

venerdì 20 maggio 2016

La mia famiglia selvaggia / Laurent Moreau


In questo bell'albo dai colori caldi, conosciamo insieme una famiglia un po' speciale attraverso una piccola narratrice.
In ogni componente della sua famiglia, la piccola individua dettagli e caratteristiche specifiche che lo fanno associare ad un animale. La mamma grande e bella viene vista come un'elegante giraffa, la nonna, dolce e generosa, come una civetta, lo zio goloso come un orso mentre i cuginetti agili e veloci, diventano delle simpatiche scimmiette che si arrampicano ovunque.

Tutti questi animali vivono tranquillamente fra le persone, prendono il treno, vanno a scuola e giocano al parco giochi con gli altri bambini. Pagina dopo pagina scopriamo le caratteristiche più di spicco di genitori, fratelli, nonni, zii, cugini, dell'amica del cuore e dell'innamorato.

La nostra narratrice si fa conoscere solamente all'ultima pagina ed è raffigurata con una maglietta a strisce, orecchie e coda: questa sono io. Ma non so se ho qualcosa di speciale. E tu?


Il libro termina con questo quesito da proporre ai nostri piccoli: tu cos'hai di speciale? In quale animale ti riconosci?
Le illustrazioni mi sono piaciute molto per i colori usati, per il tratto dell'illustratore e per la scelta degli animali rappresentati davvero in sintonia con le caratteristiche che la piccola ci fornisce della sua famiglia.
Bella anche l'idea di inserire gli animali in contesti familiari ai bambini che potranno divertirsi a individuare l'animale che rappresenta al meglio mamma e papà.

La mia famiglia selvaggia
Laurent Moreau
Edizioni Orecchio acerbo
€ 15.50

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma.

martedì 17 maggio 2016

Ma esistono i terrible four?

Immagine dal web


Ho sempre sentito parlare di terrible two e mai di un termine legato ai 4 anni ma forse mi dovrei ricredere. Tito compirà quattro anni fra qualche settimana e non è mai stato così poco gestibile come in questo periodo.

Ormai le sue frasi preferite sono:
* non è vero
* non si fa così
* e invece sì perché lo dico io
* dici una bugia
* io non ho fatto niente

Si può essere pazienti finché si vuole, andargli un po' dietro, ignorarlo e arrivare anche ad alzare la voce di un tono ma il risultato non cambia: lui, semplicemente se ne frega di quello che gli stai dicendo.
Continua imperterrito a fare quello che vuole, a rotolarsi in terra anziché venire a fare la doccia, a ripetere all'infinito la stessa richiesta finché non ottiene la risposta che vuole e a piazzare dei muli allucinanti a volte per delle cose davvero stupide.
E non parliamo la mattina per andare all'asilo!! Capita anche di arrivare e trovare il cancello già chiuso tanto siamo in ritardo perché non sono riuscita a fargli lavare il viso e a cambiarlo in tempi decenti.
L'unica cosa che sembra funzionare per arginare questi suoi comportamenti (è brutta ma è l'unica) è il ricatto ovvero calcare un po' la mano sulle cose a cui tiene come la lettura serale del libro o la storia da raccontarci sdraiati nel suo letto o i suoi amati dinosauri.
Solo che a volte mi chiedo: ne vale la pena? Vale la pena privarlo di qualcosa che ama fare a causa di capricci che possono rappresentare solo una fase momentanea?
Faccio dei buoni propositi in vista delle prossime scenate che poi finiscono per essere dimenticati quando si esaurisce la pazienza.
E di pazienza, a quanto pare, ultimamente ne ho davvero poca.....

venerdì 13 maggio 2016

La notte ha cambiato rumore / Maria Duenas

Mi ero lasciata alle spalle i giorni in cui mi guardavo indietro. Era il momento di concentrarmi solo sul presente.

Ho scoperto questo libro grazie alla mia bibliotecaria che solitamente mi consiglia dei titoli molto validi e devo dire che anche stavolta è stato così!

Madrid, anni 30.
Sira Quiroga è una giovane sarta che decide di lasciare la Spagna sull'orlo della guerra civile per il più tranquillo Marocco insieme a Ramiro, un uomo appena conosciuto per il quale ha perso la testa e che le ha fatto promesse di un futuro brillante insieme.
In Marocco Ramiro abbandona Sira senza un soldo, piena di debiti e ridotta quasi in fin di vita dalla perdita del bambino che portava in grembo.
Viene aiutata da Candelaria, una contrabbandiera che la ospita nella sua pensione e che la aiuta tra qualche difficoltà a riscattarsi e ricostruirsi una vita attraverso il suo talento di sarta.
Sira apre così il suo atelier, riesce a farsi una clientela elitaria e a ripagare completamente i suoi debiti. Attraverso il suo lavoro conosce Rosalinda Fox, un'inglese che avrà un ruolo fondamentale nella sua vita: la aiuterà a ricongiungersi con la madre restata in Spagna e convincerà Sira a collaborare con i servizi segreti britannici per contrastare i tedeschi in vista della seconda guerra mondiale.
Sira, spronata anche dalla madre che ha vissuto l'orrore della guerra, torna a Madrid dove con il suo lavoro, riesce a carpire informazioni importanti da passare ai servizi segreti attraverso cartamodelli con diciture in codice. Questa sua seconda vita solitaria e misteriosa la porta ad afforntare pericoli e a mettere a rischio la sua vita ma anche a riscoprire sé stessa e a costruire nuovi legami.

Sira è la voce narrante di questo romanzo ricco di cambiamenti personali, colpi di scena ed emozioni che viviamo attraverso le sue parole.
Nella storia ci sono personaggi realmente esistiti e la trama ha molti riferimenti storici.
Un libro che coinvolge, che ti fa amare questa donna che si rialza dopo aver perso tutto e riesce a ricostruire la sua vita attraverso scelte non facili ma che la porteranno finalmente a riscoprire la vera sé stessa.
Il libro è decisamente voluminoso ma vale una lettura perché il romanzo merita davvero, soprattutto se amate un po' di storia nella trama.

La notte ha cambiato rumore
Maria Duenas
Edizioni Mondadori
€ 14.00 , 658 pagg

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma


mercoledì 11 maggio 2016

Libri sul comodino #1

Questa settimana abbiamo fatto incetta di libri in biblioteca, alcuni presi su suggerimento di altre blogger, alcuni scelti un po' per caso altri perché avevamo già letto libri dello stesso autore.


I mezzi di trasporto fa parte dei libri di Mattia dell'autrice Liesbet Slegers che avevamo già conosciuto con Il contadino. E' un libro con tante pagine tutte dedicate ai mezzi di trasporto di vario genere: mezzi di soccorso, mezzi di lavoro ecc che ha subito incuriosito il mio Tito

Le case degli animali devo ammettere di averlo scelto un po' per caso: era in bella vista nello scaffale delle novità, è di una casa editrice - Orecchio Acerbo - che mi piace molto e l'abbiamo preso un po' a scatola chiusa

La città dei lupi blu l'abbiamo scoperto grazie a questo post di Mamma Avvocato: recensione positiva, segnato nella nostra immensa whislist e preso in prestito!

La bambina mostruosa proprio non la conoscevamo ma Tito è stato attratto dalla copertina così...particolare per cui abbiamo preso pure questo!

Conoscete qualcuno di questi titoli? Nelle prossime settimane ve ne parlerò più dettagliatamente.

venerdì 6 maggio 2016

Le pazze giornate della mamma / Elise Raucy & Estelle Meens

Per la festa della mamma vi propongo un libro per bambini in cui è facile riconoscersi!


La mamma di Margherita ed Ernesto vive le sue giornate rincorrendo il tempo che scorre sempre troppo veloce tanto che all'inizio del libro Margherita afferma, un po' assonnata: mamma non ha mai tempo.
La mattina è un caos dal punto di vista organizzativo: Margherita deve vestirsi, la colazione si fa in piedi perché non c'è il tempo di sedersi e via di corsa verso la stazione e la scuola dove si spera di arrivare in orario.
E poi ci sono il lavoro e le pulizie di casa da fare...
Ma per fortuna, anche nelle giornate più impegnate, la mamma riesce sempre a trovare il tempo per stare con Margherita ed Ernesto e per fare insieme quelle cose grandi e piccole che ai bambini piacciono tanto come cantare, ballare, fare un dolce insieme o semplicemente fermarsi ad osservare le nuvole.
Alla fine ogni mamma trova il modo per fermare il tempo.


Le mamme sono sempre di corsa e per i bambini a volte non è semplice riuscire a capire perché il tempo per giocare insieme non sempre sia quello che loro vorrebbero.
La prima parte del libro è molto veloce e frenetica ed è ben rappresentata dalle illustrazioni molto "caotiche" e ricche di particolari. Ma quando la mamma trova tempo per sè e per i suoi bambini, ecco che anche le illustrazioni si addolciscono diventando più morbide.
Un libro da leggere insieme per spiegare ai bambini che anche se le tabelle di marcia giornaliere sono serrate, il momento di calma per coccolarsi e stare insieme si trova sempre. E un promemoria per noi mamme: riuscire a recuperare il tempo perso!

Le pazze giornate della mamma
Elise Raucy & Estelle Meens
Edizioni Aliberti Kids
€ 13.00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e buona festa della mamma a tutte!

martedì 3 maggio 2016

La nostra prima gita

Anche per noi è arrivato il tanto atteso momento della prima gita dell'asilo.


Atteso da Tito non tanto per la giornata in sé ma per il suo primo viaggio in pullman!
Devo dire che la meta scelta dalla scuola si è rivelata davvero molto interessante poiché l'Ambiente Parco di Brescia è stata per me una vera scoperta che merita un post a parte.
Ma torniamo a Tito...l'emozione per il suo primo viaggio in pullman era tanta al punto che si è preparato in tutta velocità, ha indossato lo zainetto della Paw Patrol e siamo arrivati a scuola con un bell'anticipo.
Sul pullman voleva stare seduto vicino al suo amico del cuore ma purtroppo non è stato possibile per motivi di sicurezza e si è accontentato di stare nella fila davanti.
Una volta giunti al parco siamo stati separati perché i bambini dovevano seguire i loro laboratori dedicati all'aria e all'acqua mentre noi avevano un paio d'ore di "libera uscita" durante le quali ho bevuto un cappuccino alla modica cifra di 2,50€.
Quando ci siamo trovati per il pranzo è stato molto bello vederlo giocare con gli altri bambini.
In primis mi ha stupito il fatto che si arrampicasse sui giochi, lui che fino a qualche mese fa aveva il terrore di salire sugli scivoli (non avete idea delle miriadi di botte che aveva sulle gambe la sera).
Inoltre mi ha stupito il fatto che conoscesse il nome di tutti i suoi compagni di scuola quando a casa, se mi racconta qualcosa, dice sempre di non ricordarsene nemmeno uno.
Purtroppo però ha una mamma disorganizzata, forse la più disorganizzata della gita che non si era portata nemmeno un telo per stendersi sull'erba! E nemmeno uno zaino a dirla tutta....
La prossima gita almeno saprò cosa portare!
Anche per voi è tempo di gite?
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...