venerdì 29 maggio 2015

Che rabbia! / Mireille d'Allancé

Questa settimana voglio condividere con voi un libro che ci è piaciuto tantissimo: Che rabbia!
A casa nostra è stato un vero e proprio successo e mio figlio non si accontentava mai di leggerlo una volta sola ma ha sempre voluto almeno il bis accompagnato da tante domande e osservazioni.
Ma cos'ha di speciale? Credo prima di tutto il messaggio chiaro dell'autrice che passa attraverso semplici illustrazioni e arriva diretto al bambino.


Roberto, il piccolo protagonista di questa storia, rientra a casa dopo una giornata storta rispondendo male al papà, lanciando le scarpe infangate e rifiutando di mangiare gli spinaci.
Piuttosto che mangiarli preferisce saltare la cena e il papà lo manda in camera sua a calmarsi un pò. Arrivato in camera Roberto, anziché calmarsi, sente una Cosa che sale, sale, sale ed esce fuori all'improvviso dalla sua bocca.
Questa Cosa grande, rossa e dispettosa inizia a buttare per aria coperte, cuscini e scaffali ma quando si avvicina al baule dei giocattoli, per Roberto è troppo e dice alla Cosa di fermarsi.
Ma ormai quel brutto bestione ha fatto tanti danni soprattutto al suo giocattolo preferito e, con calma, Roberto sistema la sua cameretta prendendosi cura di tutti gli oggetti maltrattati dalla Cosa.
Mentre il bimbo sistema, la Cosa diventa sempre più piccola finché Roberto riesce a chiuderla in una scatola ed è pronto per tornare dal suo papà.


Poche frasi accompagnate da illustrazioni semplici e dai toni caldi - che rispecchiano lo stato d'animo di Roberto - che parlano più delle parole fanno di questo libro una lettura adatta anche ai bambini più piccoli.
Facile per i bambini immedesimarsi in Roberto (alzi la mano chi non ha bambini che lanciano le cose nei momenti di rabbia) e attraverso questa storia ma soprattutto attraverso la Cosa, possiamo far capire loro che la rabbia non porta a niente di buono.
Gestire le proprie emozioni non è semplice per gli adulti, figuriamoci per un bambino ma sicuramente la rabbia è un sentimento che non va represso (come tutti i sentimenti del resto) però è possibile riuscire a gestirlo.
Super consigliato!

Che rabbia!
di Mireille d'Allancé
Edizioni Babalibri
€ 11.50 (albo con copertina rigida)
€ 5.80 (versione Bababum con copertina flessibile)

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma


lunedì 25 maggio 2015

Top of the Post #31

Da Mamma a Mamma
Buona settimana!
Sono stata un po' assente dal web gli scorsi giorni perché fra lavoro e casa da sistemare dopo il passaggio dei pittori ho avuto davvero poco tempo per leggervi e per scrivere post nuovi.
Ma rieccomi di nuovo attiva per proporvi i miei preferiti per Top of the Post della scorsa settimana:

è già tempo d'estate e di gelati e ghiaccioli: perché non provare i ghiaccioli di anguria home made di Cinzia? Davvero un'ottima idea per dissetarsi
sempre in tema alimentazione, mi è piaciuto moltissimo il post di Agnieszka e le sue riflessioni sul cibo che mangiano i nostri bambini
concludo col dolcissimo post di Lisa tutto dedicato ai 4 anni del suo Dimitri

Alla prossima settimana!

venerdì 22 maggio 2015

Giorni di zucchero fragole e neve / Sarah Addison Allen

immagine dal web
Dopo aver letto Il profumo del pane alla lavanda (QUI) ho preso in prestito un altro titolo di Sarah Addison Allen. Anche questo libro mi è piaciuto ma non tanto quanto il primo che ho letto.

Protagoniste indiscusse del libro sono le donne, tre donne un pò fuori dagli schemi che hanno in comune molto di più di quello che credono.
Josey, 27 anni, vive accudendo la madre anziana e acciaccata e nascondendo romanzi rosa, riviste di viaggio e quantità immense di caramelle, cioccolatini e ghiottonerie nell'armadio. Per lei l'armadio è un luogo sicuro dentro il quale si può isolare e mangiare quello che più le piace senza vedere la disapprovazione negli occhi della madre, un luogo in cui può leggere riviste di viaggio e programmare viaggi che non farà mai.
Una mattina nel suo armadio insieme a dolci e romanzi trova Della Lee, una donna che Josey conosce solo di vista. Della Lee è scappata di casa e ha deciso di stabilirsi nel suo guardaroba e in qualche modo di prendersi cura di Josey e di aiutarla a riappropriarsi della propria vita.
Josey cerca di mandarla via ma col passare dei giorni si affeziona sempre più a questa donna misteriosa e dai modi non sempre gentili che la sprona a vivere una vera vita.
Le fa indirettamente conoscere Chloe, una ragazza che ha appena scoperto il tradimento del fidanzato e che ha uno strano rapporto coi libri: fin da bambina le appaiono ovunque vada e trattano sempre l'argomento di cui  ha bisogno.
Josey e Chloe in poco tempo diventano amiche e iniziano a frequentarsi di nascosto dalla madre di Josey e ad aiutarsi a vicenda soprattutto nelle questioni di cuore: Josey è innamorata di Adam, il postino amico di Chloe e Chloe è appena uscita a pezzi da una relazione e si è lanciata in un'amicizia non molto sicura.
Le due ragazze, sorrette dalla loro amicizia, inizieranno a prendere in mano la loro vita e a concedersi le cose che davvero le fanno stare bene, fra avventure non sempre a lieto fine e colpi di scena.
Ovviamente non mancano i personaggi negativi, i segreti, la parole taciute e le tematiche meno belle come il tradimento, la solitudine, il difficile rapporto madre-figlia e la violenza.

Molti gli elementi in comune con il libro d'esordio: l'amicizia femminile, il profumo costante di cose buone (Josey profuma sempre di menta piperita) e quella magia lieve che rende tutto un pò fiabesco.
Una storia invernale che profuma di neve e dolcetti - ogni capitolo ha il nome di qualcosa di buono - di amicizia e amore senza mai diventare troppo zuccherosa. Tutto sommato una storia semplice ma che appassiona, consigliata per una lettura leggera, che non guasta mai!

Giorni di zucchero fragole e neve
di Sarah Addison Allen
Edizioni Sonzogno
€ 19.00 / 288 pagg

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma



venerdì 15 maggio 2015

Lupo & Lupetto: La fogliolina che non cadeva mai

Vi avevo già parlato di Lupo & Lupetto in questo post, oggi voglio raccontarvi la loro seconda avventura: questa volta i nostri lupacchiotti sono alle prese con una foglia che non si stacca dall'albero e che diventa l'ossessione di Lupetto.


In primavera Lupetto vorrebbe mangiarsi la foglia che sembra così tenera, in estate vorrebbe specchiarsi dentro di lei tanto è brillante, in autunno vorrebbe  appoggiarla alla guancia tanto è dolce e in inverno Lupetto ha ormai perso ogni speranza che la foglia cada dall'albero.
Una mattina Lupo, sentendosi forse un pò in colpa per non aver mai colto la foglia per Lupetto,  decide di arrampicarsi fino in cima all'albero solo per veder brillare gli occhi del suo amico.
Arrampicarsi è facile all'inizio per Lupo ma, più sale in alto e più diventa complicato e teme di non farcela ma quella è la foglia di Lupetto, non può mollare proprio ora che è così vicino!
Lupo riesce a toccare la foglia che al contatto con le sue dita si sbriciola e cade in tanti piccoli pezzetti come stelle sul musetto di Lupetto.


In questo libro l'amicizia fra Lupo e Lupetto diventa ancora più forte al punto che Lupo si spinge oltre i propri limiti e le proprie paure solo per veder brillare gli occhi di Lupetto. 
Le tavole sono bellissime come nel primo libro e legate ai colori delle stagioni che rendono questa storia davvero poetica.

Lupo & Lupetto, La fogliolina che non cadeva mai
di Nadine Brun-Cosme e Oliver Tallec
Edizioni Clichy
€ 15.00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

mercoledì 13 maggio 2015

5 cose che ho imparato sullo spannolinamento

Sono sempre più convinta di aver sbagliato spesso approccio con mio figlio nel senso che mi ha dimostrato, ancora una volta, di saper gestire le situazioni meglio da solo che con me.
La scorsa estate avevo provato a togliergli il pannolone: abbiamo preso vasino e riduttore e confidavo che la sensazione di libertà che provava in piscina lo invogliasse a fare questo passo e a liberarsi dell'ingombro una volta per tutte.
Tentativo miseramente fallito (ne avevo parlato QUI) ma, in questi mesi, non ho mai abbandonato il progetto provando a lasciarlo senza pannolone nei weekend con scarso successo. La vera svolta è stata quanto ha iniziato ad avvisarci lui stesso che gli scappava la pipì e a voler usare il water.
Finché un sabato di metà aprile per tutto il giorno non ha mai fatto la pipì nel pannolone  ma solo nel water così dal giorno successivo l'abbiamo definitivamente tolto.
Nell'ultima settimana l'abbiamo tolto anche la notte senza incidenti di percorso, l'ultimo scoglio da superare rimane la popò... suggerimenti e consigli sempre ben accetti!
Questi i miei personalissimi 5 consigli per uno spannolinamento sereno:

Non avere fretta ma rispettare i tempi del bambino
Lo spannolinamento non è una gara a chi toglie prima il pannolone, ci sono bambini che lo tolgono a 18 mesi e ci sono bambini come il mio che lo tolgono a quasi 3 anni o magari anche più avanti.
Il momento giusto arriva e la botta di fortuna nel coglierlo pure! A noi è capitato proprio durante un weekend quindi abbiamo avuto modo di seguire bene Tito in questo passo senza doverlo delegare ai nonni
Trovare una routine per l'uso di vasino o riduttore
Si sa, i bambini amano la routine quindi perchè non crearne una anche per questo passo importante? Per mesi Tito ha fatto la pipì nel water solo la sera e un pò alla volta l'abbiamo abituato anche la mattina dopo la colazione. Ha sempre usato il vasino come un cavallo da cavalcare, col riduttore è andata molto meglio e forse anche questo ha influito sulla sua voglia di sentirsi grande e di usare il bagno come noi e come i suoi cuginetti.
Seguire tutti la stessa linea
Quando si decide di togliere il pannolino, tutte le persone che si occupano del bambino devono seguire la stessa linea. Il pannolino non si mette in casa ma neanche fuori casa, non dobbiamo uscire con la paura che si sporchi: questo vale per noi come per i nonni. La prima volta che siamo stati al centro commerciale senza pannolone, Tito è stato bravissimo ad avvisarci in tempo. Certo nei luoghi pubblici la gestione è più complicata (non ti appoggiare, non toccare, non è il nostro bagno ecc ecc) ma si può fare tranquillamente. E se capita un incidente pazienza, portiamoci sempre in borsa un cambio d'emergenza
Non sgridarlo se si bagna o per i piccoli incidenti di percorso
Ammetto che la volta in cui si è bagnato 3 volte in mezzora non posso dire di averla presa bene più che altro perchè mi chiedevo: ma non può farla tutta in una volta sola?! Però prendiamo un bel respiro e cambiamolo, ricambiamolo e diamogli fiducia
Gratificarlo
Complimentiamoci con lui per ogni volta che usa il water o il vasino. Per i bambini questo è un bel traguardo, si sentono grandi ed è bello per loro sentire che siamo orgogliosi di quello che stanno facendo

Per aiutare i bambini in questa fase, possiamo anche prendere dei libri a tema da leggere insieme. A me personalmente piace molto Tony Ross e con Tito abbiamo letto una delle storie della principessa, Voglio il mio vasino. Ma sono tantissimi i titoli disponibili, vi lascio qualche suggerimento sotto.
E voi come avete vissuto questo importante passaggio?



lunedì 11 maggio 2015

Top of the Post #30

Da Mamma a Mamma

Buon lunedì!
Questa settimana sarà abbastanza impegnativa perchè ripitturiamo un buon 70% della nostra casa, non oso immaginare cosa mi aspetta a fine settimana. Quello che mi preoccupa di più è la libreria: devo sgombrarla da oltre 400 libri e, onestamente, non so dove parcheggiarli!
Ma ci penserò stasera, intanto vi lascio i miei post preferiti per l'appuntamento Top of the post:

le collane di Eli ispirate alla natura sono davvero bellissime nella loro semplicità
un bel progetto di Barbara per la festa della mamma, un porta orecchini in cornice!
Olga invece è alle prese con la prima gita scolastica del suo bambino, un post tutto da leggere

Per chiudere vorrei segnalare che per tutto il mese di maggio Leolandia festeggia le mamme con Mamme Pasticciere, appuntamento in cui mamma e bambino si possono cimentare in una sessione di pasticceria.
Noi abbiamo già preso i biglietti per il 30/05 e Tito ha iniziato il conto alla rovescia giornaliero...aiuto!!


venerdì 8 maggio 2015

Il cacciatore di aquiloni / Khaled Hosseini

"Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato.
Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente"

Mi hanno regalato questo libro quando ci siamo trasferiti nella nuova casa, cinque anni fa ormai, e mi sono decisa a leggerlo solo ora. Ne avevo sentito parlare molto bene da chi l'aveva letto e temevo di rimanere delusa quindi ho temporeggiato per tutto questo tempo. Stupidamente temporeggiato perchè ho adorato questo libro.
La prima parte del romanzo è ambientata a Kabul negli anni settanta e racconta l'amicizia fra due bambini di 12 anni: Amir e il suo domestico Hassan. Hassan, il domestico analfabeta capace di leggergli dentro, l'amico che Amir spesso si diverte a prendere in giro, l'amico così puro che accanto a lui ti sentivi sempre falso.
Amir vive col padre Baba (la madre è morta dandolo alla luce) e il loro rapporto non è dei migliori: Amir ama la letteratura e non è coraggioso come il padre per cui non si sente molto amato e cerca sempre un modo per rendersi migliore ai suoi occhi. A volte Amir ha persino la sensazione che Baba preferisca Hassan a lui.
L'occasione per mettersi in luce davanti agli occhi del padre si presenta col torneo degli aquiloni, l'evento più importante della stagione invernale. Dopo anni di partecipazioni senza gloria finalmente Amir riesce a vincere il torneo con l'aiuto di Hassan, che corre a recuperare l'ultimo aquilone abbattuto da Amir da mostrare come trofeo a Baba. Ma Hassan si imbatte in alcuni bulli che vogliono vendicarsi di lui: Amir guarda la scena di nascosto senza aiutare l'amico e questo segnerà per sempre la loro amicizia e le loro scelte.
Amir si sente in colpa e cerca di allontanare l'amico dalla propria casa, inscenando un furto. Hassan e suo padre Ali lasciano la casa di Amir fra i pianti e le suppliche di Baba e da allora le loro strade si dividono.
Passano gli anni, l'Afghanistan è in guerra e Baba e Amir si trasferiscono a San Francisco.
Amir cresce, si laurea in letteratura, diventa uno scrittore di successo e sposa Soraya, una connazionale, poco prima che Baba muoia.
Un giorno Amir riceva una telefonata da Rahim, un amico di Baba: Rahim gli chiede di raggiungerlo in Pakistan per aiutare il figlio di Hassan, per tornare ad essere buoni.
Amir, che convive da anni con i sensi di colpa per quello che ha fatto ad Hassan, decide di partire e di tornare in una Kabul che non riconosce più devastata dalla guerra e dai talebani.
Qui scoprirà cosa è successo ad Hassan in tutti questi anni, scoprirà verità scomode, farà i conti col suo passato e farà di tutto per salvare il figlio di Hassan e riuscire a placare in qualche modo i suoi tormenti.

E' un libro toccante che colpisce dritto al cuore, sia per le tematiche affrontate che per l'ambientazione, in una realtà così lontana dalla nostra che posso solo provare ad immaginare.
Una realtà cruda traboccante di odio razziale e violenza ma anche di amore e di assoluta fedeltà, di gelosia e di vergogna per le azioni commesse, di perdono ed espiazione.
Un libro che si divora, una storia che mi ha emozionato e fatto provare diversi sentimenti, una lettura consigliatissima.

Il cacciatore di aquiloni
di Khaled Hosseini
Edizioni Piemme
€ 17.50 / 390 pagg

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

lunedì 4 maggio 2015

Succede ad Aprile

è un'idea di Mamma Piky

Il mese di Aprile è appena finito ma mi credete se vi dico che mi sembra passato in un lampo?
Anche questo mese tante cose da ricordare: il giorno di Pasquetta ci siamo concessi una giornata tutta nostra: colazione fuori, visita al Castello di Malpaga e pranzo al ristorante dove Tito ha mangiato una focaccia sconditissima proprio come piace a lui. E' stato bello passare una giornata di festa senza il vincolo di pranzi, parenti e festeggiamenti e Tito si è comportato benissimo, sia al Castello che al ristorante.
Poi -rullo di tamburi- Tito ha tolto il pannolone di giorno (ma questo merita un post a parte!), la notte a volte ci chiama per fare la pipì e a volte non si sveglia: un passo alla volta e a breve toglieremo il pannolone  anche per la nanna.
E per la popò...avete suggerimenti? Per ora si rifiuta di usare il riduttore :-(
Finalmente sono iniziati i giri in bicicletta e i primi giochi all'aperto, al parco o all'Oratorio: a volte mio figlio torna a casa con chili di sabbia nelle scarpe e nelle mutande ma va bene così.
A metà Aprile ho scoperto di essere intollerante a frumento, uova e lievito di birra e, dopo i primi giorni di assestamento, devo dire che la mia nuova routine non mi dispiace affatto e che i cereali non sono poi così malvagi come alternativa alla pasta.
Fortunatamente ho trovato dei prodotti molto validi al supermercato perchè i prezzi della farmacia su alcune cose sono davvero proibitivi: pensate che 1kg di farina di farro l'ho pagato quasi 5€!

E voi cosa volete ricordare del mese appena passato?


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