L'ho già detto in un altro post: non mi piace uscire senza mio figlio.
Già lo vedo poco durante la settimana, per me sarebbe un sacrificio troppo grande non averlo accanto almeno nei weekend.
Eppure sembra che, all'interno della nostra cerchia di amici, siamo solo mio marito ed io a pensarla così.
Sabato c'è stata la notte bianca e noi eravamo gli unici col pupo al seguito, gli altri bimbi tutti coi nonni. Perché? Ma per stare fuori fino a tardi, mangiare bere e divertirsi. Niente di male, per carità, ma sinceramente non sento la necessità di bere e fare l'alba per divertirmi e per sentire che sono quella di sempre.
Per me uscire e divertirmi equivale ad uscire con la mia famiglia.
Vuol dire pensare prima a quello che è meglio per mio figlio.
Vuol dire fermarsi a vedere lo spettacolo dei burattini piuttosto che sedermi per ore nello stesso bar a gonfiarmi di mojito.
Vuol dire vederlo ballare fra persone che non conosce senza la minima vergogna.
Vuol dire godermi mio figlio il più possibile.
Vuol dire rientrare presto, stenderci sul lettone e stare abbracciati finché non si addormenta.
Vuol dire la mattina dopo alzarci e fare colazione insieme, un piacere che possiamo concederci solo due volte a settimana.
Non critico chi non la pensa come me, non giudico chi, pur lavorando tutta settimana, non sente la necessità di passare un sabato sera insieme ai propri figli.
Provo solo un pò di tristezza verso chi, per sentirsi bene, crede che sia necessario stare in mezzo a tanta gente piuttosto che restare con la propria famiglia.
Il tono è polemico, lo so, ma l'uscita di sabato sera mi ha lasciato un pò di amarezza che ho voluto sfogare in questo spazio. Tutto qui.