Domani sarà la notte di Halloween, la notte delle streghe ed io oggi vi presento un bellissimo libro quasi a tema con protagonisti una dolce streghetta e il suo gatto nero.
In un luogo tutto matto, in mezzo ad una radura bella e incantata, vivono la strega Giulietta e il suo gatto Girotondo.
Giulietta è una strega buona che aiuta le persone usando la sua magia come medicina. Tempo fa ha aiutato il boscaiolo Yuri a guarire e da allora Yuri ogni lunedì le porta una torta.
Un lunedì però non si presenta solo ma in compagnia di una bellissima gatta bianca: Girotondo si innamora all'istante della sconosciuta ma di crede troppo brutto e spelacchiato per piacerle.
Ecco l'idea: un elisir d'amore! Aiutato da Giulietta, dopo tanta pratica e qualche disastro, Girotondo impara l'arte della magia e chiede alla streghetta di insegnargli una pozione d'amore.
Giulietta sorride: la pozione d'amore non esiste, bisogna prendere coraggio e dichiarare il proprio amore!
Bella la storia in rima dal messaggio molto semplice: impariamo ad esternare i nostri sentimenti senza paura perché tenerli per noi non serve proprio a niente!
Il testo in rima regala armonia al racconto e le illustrazioni di Massimiliano Frezzato sono bellissime e sognanti.
Un libro consigliatissimo!
Il gatto stregato
Paolo Cossi e Massimiliano Frezzato
Edizioni Lavieri
€ 12.50
Con questo post partecipo al Venerdì del libro di HomeMadeMamma
venerdì 30 ottobre 2015
martedì 27 ottobre 2015
Lanterne di Halloween a costo zero
Sabato si festeggia Halloween e anche Tito ed io abbiamo voluto fare qualcosa per questa festa.
L'anno scorso i bambini della nostra zona passavano di casa in casa a chiedere "dolcetto o scherzetto?" e quest'anno li vogliamo accogliere preparati (e con le caramelle visto che lo scorso anno ne eravamo sprovvisti).
Ecco cosa serve per le lanterne:
vasetti di vetro vuoti
colore acrilico arancione
pennarello indelebile nero
nastro carta
candele tealight
I vasetti devono essere puliti e ben asciutti perché vanno pitturati all'interno.
Noi abbiamo fatto solo qualche passata senza coprire troppo in modo che si potesse vedere la luce in trasparenza. Si vedono un po' le pennellate ma temevo di coprire troppo.
Per disegnare gli occhi e la bocca, ho tracciato le linee con il nastro carta in modo che Tito potesse riempire gli spazi (e oltre, come potete vedere sulla sua lanterna che è quella di sinistra) con il pennarello indelebile nero.
Quando il colore è asciutto, si inserisce una candela all'interno del vasetto ed ecco finita la lanterna.
Avevo fatto parecchie foto in fase di lavorazione che ho accidentalmente cancellato comunque il risultato finale è quello che vedete in alto.
L'anno scorso abbiamo fatto e regalato le zucche in pannolenci, dategli un'occhiata se avete voglia di lasciarvi ispirare e di lavorare un po' di più!
giovedì 22 ottobre 2015
L'ultimo giurato / John Grisham
Il mio primo Grisham, comprato al mercatino del libro usato della biblioteca per...1€!
Le vicende del libro si svolgono a Clanton, Mississippi, dove il giovane Willie Traynor rileva il giornale locale in cui lavora appena dichiarato fallito.
Il settimanale si occupa principalmente di notizie locali e Willie ha subito tra le mani una grossa notizia: l'assassinio di Rhoda, giovane madre stuprata e ammazzata davanti ai suoi figli.
Prima di spirare Rhoda riesce a fare il nome del suo assassino e Danny Paddington, membro della famiglia più potente della zona, viene arrestato e processato. La giuria lo condanna all'ergastolo ma a Danny, dopo soli 9 anni, viene concessa la libertà sulla parola ed esce di prigione.
Dopo la sua liberazione, alcuni membri della giuria vengono ritrovati uccisi. Gli abitanti di Clayton danno la colpa ai Paddington e organizzano dei turni per vegliare sugli altri membri della giuria, fino al "colpo di scena" finale.
Questa vicenda secondo me fa un po' da sfondo alla storia in quanto viene dato più spazio ad altri temi. Molto importante l'amicizia tra Willie e Miss Callie un'anziana donna di colore membro della giuria, matriarca di una famiglia fuori dal comune. I due trascorrono molto tempo insieme parlando di religione, famiglia e spiritualità.
Altri temi trattati sono l'integrazione razziale, particolarmente sentita in quegli anni, e le vicende d'attualità come la guerra del Vietnam a cui Willie da ampio spazio nel suo giornale per dibattiti molto accesi.
Il libro scorre molto bene, non posso fare confronti con altri titoli al momento ma la storia non mi ha coinvolto pienamente.
Un libro che comunque mi sento di consigliare.
L'ultimo giurato
John Grisham
Edizioni Mondadori
€ 10.00
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma
Le vicende del libro si svolgono a Clanton, Mississippi, dove il giovane Willie Traynor rileva il giornale locale in cui lavora appena dichiarato fallito.
Il settimanale si occupa principalmente di notizie locali e Willie ha subito tra le mani una grossa notizia: l'assassinio di Rhoda, giovane madre stuprata e ammazzata davanti ai suoi figli.
Prima di spirare Rhoda riesce a fare il nome del suo assassino e Danny Paddington, membro della famiglia più potente della zona, viene arrestato e processato. La giuria lo condanna all'ergastolo ma a Danny, dopo soli 9 anni, viene concessa la libertà sulla parola ed esce di prigione.
Dopo la sua liberazione, alcuni membri della giuria vengono ritrovati uccisi. Gli abitanti di Clayton danno la colpa ai Paddington e organizzano dei turni per vegliare sugli altri membri della giuria, fino al "colpo di scena" finale.
Questa vicenda secondo me fa un po' da sfondo alla storia in quanto viene dato più spazio ad altri temi. Molto importante l'amicizia tra Willie e Miss Callie un'anziana donna di colore membro della giuria, matriarca di una famiglia fuori dal comune. I due trascorrono molto tempo insieme parlando di religione, famiglia e spiritualità.
Altri temi trattati sono l'integrazione razziale, particolarmente sentita in quegli anni, e le vicende d'attualità come la guerra del Vietnam a cui Willie da ampio spazio nel suo giornale per dibattiti molto accesi.
Il libro scorre molto bene, non posso fare confronti con altri titoli al momento ma la storia non mi ha coinvolto pienamente.
Un libro che comunque mi sento di consigliare.
L'ultimo giurato
John Grisham
Edizioni Mondadori
€ 10.00
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mercoledì 21 ottobre 2015
Bavetta con Nemo a punto croce
Fra qualche giorno nascerà Mattia e Tito non sarà più il piccolino di casa.
Noi gli vogliamo dare il benvenuto con una bavetta speciale tutta per lui raffigurante Nemo, uno dei personaggi preferiti del suo "cuginone".
Vi lascio anche lo schema, purtroppo le bolle non ci stavano sulla bavetta... noi abbiamo anche la versione completa: quando Tito era piccolo gli ho fatto la salvietta per il cambio da portare fuori casa con tre Nemo in sequenza con tutte le bolle ed è venuta davvero bene.
E adesso non ci resta che aspettare il nuovo cuginetto!
martedì 13 ottobre 2015
Bambini e arte moderna: perchè no?
L'arte mi piace da sempre, in ogni sua forma.
Mi piacciono le mostre, visitare i musei e le dimore storiche, mi piace perdermi davanti a un quadro o ad una scultura.
Ma questo mio amore ha un limite: come per il libri e per i film, mi piacciono le cose che riesco a capire, a decifrare. Sarà per questo che l'arte moderna mi affascina ma non mi ha mai conquistata del tutto.
Qualche settimana fa ho visitato una mostra d'arte moderna comprendente vari espressioni artistiche come pittura, scultura, fotografia, video ed installazioni insieme a mia cugina e al mio Tito.
Ero dubbiosa se portarlo o meno con noi ma alla fine ho pensato che non gli avrebbe certo fatto male. Decisione più che azzeccata dato che si è divertito tantissimo nonostante abbia dovuto camminare parecchio e fare parecchi gradini (la parte più cospicua della mostra era sita all'interno di una Rocca).
Inutile dire che l'opera preferita di Tito sono state le balle di fieno colorate: qui abbiamo fatto decine di foto che guarda e riguarda senza stancarsi.
Perché avvicinare i bambini all'arte?
Vi rimando a questo post che sottolinea l'importanza dell'arte e della creatività nei bambini sia per migliorare le loro capacità espressive che per migliorare l'apprendimento logico.
Inoltre illustra molto dettagliatamente i benefici che se ne possono trarre per lo sviluppo emotivo, sociale e motorio del bambino.
Come sappiamo la creatività è parte integrante del bambino: basta ascoltare i suoi discorsi mentre gioca da solo o vedere come trasforma un oggetto qualsiasi in qualcosa di totalmente diverso utilizzando solo la fantasia per renderci conto del suo potenziale.
E voi cosa ne pensate? Avete già provato ad avvicinare i vostri bambini al mondo dell'arte?
Mi piacciono le mostre, visitare i musei e le dimore storiche, mi piace perdermi davanti a un quadro o ad una scultura.
Ma questo mio amore ha un limite: come per il libri e per i film, mi piacciono le cose che riesco a capire, a decifrare. Sarà per questo che l'arte moderna mi affascina ma non mi ha mai conquistata del tutto.
Qualche settimana fa ho visitato una mostra d'arte moderna comprendente vari espressioni artistiche come pittura, scultura, fotografia, video ed installazioni insieme a mia cugina e al mio Tito.
Ero dubbiosa se portarlo o meno con noi ma alla fine ho pensato che non gli avrebbe certo fatto male. Decisione più che azzeccata dato che si è divertito tantissimo nonostante abbia dovuto camminare parecchio e fare parecchi gradini (la parte più cospicua della mostra era sita all'interno di una Rocca).
Inutile dire che l'opera preferita di Tito sono state le balle di fieno colorate: qui abbiamo fatto decine di foto che guarda e riguarda senza stancarsi.
Perché avvicinare i bambini all'arte?
Vi rimando a questo post che sottolinea l'importanza dell'arte e della creatività nei bambini sia per migliorare le loro capacità espressive che per migliorare l'apprendimento logico.
Inoltre illustra molto dettagliatamente i benefici che se ne possono trarre per lo sviluppo emotivo, sociale e motorio del bambino.
Come sappiamo la creatività è parte integrante del bambino: basta ascoltare i suoi discorsi mentre gioca da solo o vedere come trasforma un oggetto qualsiasi in qualcosa di totalmente diverso utilizzando solo la fantasia per renderci conto del suo potenziale.
E voi cosa ne pensate? Avete già provato ad avvicinare i vostri bambini al mondo dell'arte?
venerdì 9 ottobre 2015
Cappuccetto Verde / Bruno Munari
In Cappuccetto Verde l'autore rivisita la classica storia di Cappuccetto Rosso mantenendo però invariata la struttura della storia.
Cappuccetto è una bambina buona e simpatica che non si separa mai dal suo cappuccio fatto di foglie verdi e il suo mondo è tutto verde, proprio come i suoi amici: la rana Verdocchia, la cavalletta Zip, la tartaruga Giuseppa e la lumaca Pisellina.
La mamma chiede a Cappuccetto di portare alla nonna un cestino verde pieno di cose verdi e la piccola s'inoltra nel bosco insieme alla rana Verdocchia. Il bosco diventa sempre più fitto e, passando accanto ad una grande roccia, Cappuccetto si accorge del lupo che vorrebbe rubarle il cestino ma fortunatamente il bosco è finito e lei riesce a scappare e a raggiungere la casa della nonna.
Il lupo però ha tutto il tempo per aspettare e sorprendere Cappuccetto sulla strada del ritorno ma la rana Verdocchia, che ha capito le sue intenzioni, chiama a raccolta tutte le rane e insieme assalgono il lupo che se la fila a zampe levate.
La nonna ha visto tutto e prepara del tè alla menta per Cappuccetto e per le rane; dopo la merenda Cappuccetto può fare ritorno a casa in tranquillità con la sicurezza che ormai il lupo non le darà più fastidio.
I punti fondamentali e i protagonisti della fiaba dei fratelli Grimm rimangono invariati: Cappuccetto, il bosco, il lupo e la nonna. In più in questa versione Bruno Munari ha aggiunto tanti amici per Cappuccetto Verde che si prendono cura di lei.
Le illustrazioni dell'autore sono davvero molto semplici e l'uso assoluto del verde regala una bella sensazione di armonia e di natura (il bosco è molto molto bello). Il lupo è l'unica figura non verde della storia e può risultare anche un po' spaventoso: a Tito ha fatto un pò paura.
Di Bruno Munari vi segnalo anche Cappuccetto Giallo, Cappuccetto Blu e Cappuccetto Bianco.
Cappuccetto Verde
Bruno Munari
Edizioni Corraini
€ 10.00
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma
Cappuccetto è una bambina buona e simpatica che non si separa mai dal suo cappuccio fatto di foglie verdi e il suo mondo è tutto verde, proprio come i suoi amici: la rana Verdocchia, la cavalletta Zip, la tartaruga Giuseppa e la lumaca Pisellina.
La mamma chiede a Cappuccetto di portare alla nonna un cestino verde pieno di cose verdi e la piccola s'inoltra nel bosco insieme alla rana Verdocchia. Il bosco diventa sempre più fitto e, passando accanto ad una grande roccia, Cappuccetto si accorge del lupo che vorrebbe rubarle il cestino ma fortunatamente il bosco è finito e lei riesce a scappare e a raggiungere la casa della nonna.
Il lupo però ha tutto il tempo per aspettare e sorprendere Cappuccetto sulla strada del ritorno ma la rana Verdocchia, che ha capito le sue intenzioni, chiama a raccolta tutte le rane e insieme assalgono il lupo che se la fila a zampe levate.
La nonna ha visto tutto e prepara del tè alla menta per Cappuccetto e per le rane; dopo la merenda Cappuccetto può fare ritorno a casa in tranquillità con la sicurezza che ormai il lupo non le darà più fastidio.
I punti fondamentali e i protagonisti della fiaba dei fratelli Grimm rimangono invariati: Cappuccetto, il bosco, il lupo e la nonna. In più in questa versione Bruno Munari ha aggiunto tanti amici per Cappuccetto Verde che si prendono cura di lei.
Le illustrazioni dell'autore sono davvero molto semplici e l'uso assoluto del verde regala una bella sensazione di armonia e di natura (il bosco è molto molto bello). Il lupo è l'unica figura non verde della storia e può risultare anche un po' spaventoso: a Tito ha fatto un pò paura.
Di Bruno Munari vi segnalo anche Cappuccetto Giallo, Cappuccetto Blu e Cappuccetto Bianco.
Cappuccetto Verde
Bruno Munari
Edizioni Corraini
€ 10.00
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lunedì 5 ottobre 2015
Succede a Settembre
Anche per Tito è iniziata l'avventura dell'asilo, partita benissimo e sfociata in tragici pianti dopo qualche giorno. Il problema per lui è uno solo: non vuole mangiare e quindi non vuole andare all'asilo. Per fortuna siamo riusciti a convincerlo che nessuno lo obbliga a mangiare se lui non vuole e quindi, passati quei 3/4 giorni di paura, andiamo all'asilo sereni con la consapevolezza che mangerà solo pane e mele.
In compenso si preoccupa di andare a consolare i bambini che piangono, tanto che la sua maestra l'ha ribattezzato "il professore". E poi sono felice perché ha già trovato il suo amico del cuore che tutte le mattine lo aspetta impaziente per giocare insieme alle macchinine.
Inoltre abbiamo archiviato per sempre i pannoloni, regalando quelli rimasti ad un'amica: che dire, si diventa davvero grandi!
A settembre ho iniziato un corso settimanale in una scuola di moda della durata di tre mesi (ovviamente sono la vecchia del gruppo!!!) che mi piace davvero tanto e che spero mi darà soddisfazioni.
Questo è stato anche il mese in cui ho chiuso con il mio vecchio lavoro ed ho cercato e trovato una nuova sfida: la mia avventura inizierà domani, sempre nel settore in cui lavoravo già ma qui mi aspetta tutta la gavetta da rifare :-(
Settembre sarà un mese difficile da scordare anche perché se n'è andata una persona molto importante della nostra famiglia, ci ha lasciati così velocemente da non darci nemmeno il tempo di rendercene conto.
Ma come sempre, voglio portare con me solo le cose belle.
E voi cosa avete fatto di bello nel mese appena trascorso?
venerdì 2 ottobre 2015
L'insostenibile leggerezza dell'essere / Milan Kundera
La vita umana si svolge una sola volta e quindi noi non potremo mai appurare quale nostra decisione sia stata buona e quale cattiva, perché in una data situazione possiamo decidere una volta soltanto e non ci viene data una seconda o terza o quarta vita per poter confrontare le decisioni
Ho preso questo libro in biblioteca su consiglio di un'amica che, a dire il vero, mi aveva avvisato della non leggerezza della storia.
In effetti è così perché l'unica leggerezza che vi ho trovato sta tutta nel titolo.
Il libro ruota intorno a quattro personaggi principali: Tomas, stimato chirurgo e inguaribile donnaiolo, sua moglie Tereza, fotografa che non tollera le sue infedeltà ma non può fare a meno del marito, Sabina, pittrice e amante di Tomas e Franz, professore idealista per qualche tempo amante di Sabina.
La storia è ambientata principalmente a Praga e parecchio spazio è dato alla situazione politica di quegli anni (fine anni 60): la primavera di Praga e l'occupazione comunista portano cambiamenti anche nelle vite dei protagonisti, specialmente in quella di Tomas che è obbligato a lasciare il suo posto all'ospedale.
La vita di Tomas e Tereza viaggia parallela a quella di Sabina e Franz e nel libro le loro vicende non seguono un vero e proprio ordine cronologico.
Secondo me il libro non ha una vera e propria trama ma un insieme di storie intervallate dai pensieri dell'autore e dagli angoscianti incubi di Tereza.
I personaggi sono ben delineati e molto diversi tra loro: ognuno con i suoi limiti e le sue aspirazioni, si muovono tra amore, abbandono, infedeltà e la loro storia viene narrata fino alla fine delle loro vite.
Una storia un po' troppo filosofica per le mie corde, forse per questo non l'ho saputa apprezzare al meglio.
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Milan Kundera
Edizioni Adelphi
€ 12.00 / 336 pagg
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma
Ho preso questo libro in biblioteca su consiglio di un'amica che, a dire il vero, mi aveva avvisato della non leggerezza della storia.
In effetti è così perché l'unica leggerezza che vi ho trovato sta tutta nel titolo.
Il libro ruota intorno a quattro personaggi principali: Tomas, stimato chirurgo e inguaribile donnaiolo, sua moglie Tereza, fotografa che non tollera le sue infedeltà ma non può fare a meno del marito, Sabina, pittrice e amante di Tomas e Franz, professore idealista per qualche tempo amante di Sabina.
La storia è ambientata principalmente a Praga e parecchio spazio è dato alla situazione politica di quegli anni (fine anni 60): la primavera di Praga e l'occupazione comunista portano cambiamenti anche nelle vite dei protagonisti, specialmente in quella di Tomas che è obbligato a lasciare il suo posto all'ospedale.
La vita di Tomas e Tereza viaggia parallela a quella di Sabina e Franz e nel libro le loro vicende non seguono un vero e proprio ordine cronologico.
Secondo me il libro non ha una vera e propria trama ma un insieme di storie intervallate dai pensieri dell'autore e dagli angoscianti incubi di Tereza.
I personaggi sono ben delineati e molto diversi tra loro: ognuno con i suoi limiti e le sue aspirazioni, si muovono tra amore, abbandono, infedeltà e la loro storia viene narrata fino alla fine delle loro vite.
Una storia un po' troppo filosofica per le mie corde, forse per questo non l'ho saputa apprezzare al meglio.
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Milan Kundera
Edizioni Adelphi
€ 12.00 / 336 pagg
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giovedì 1 ottobre 2015
Cucinare con i bambini: muffins ricotta e cioccolato per la festa dei nonni
Oggi il nostro asilo festeggia la festa dei nonni con una grande merenda tutti insieme e le mamme sono state invitate a portare una torta o un dolcetto da vendere durante la festa.
Sinceramente ero un po' indecisa se contribuire o meno poi ho visto che il foglio con le partecipanti della nostra classe era rimasto bianco per due giorni e mi sono segnata per prima.
Così ieri pomeriggio Tito ed io abbiamo preparato i nostri muffins da portare alla merenda, facilissimi da fare.
Ingredienti:
320 gr farina
120 gr burro
250 gr ricotta
3 uova
300 gr zucchero
2 bustine di lievito
100 gr cioccolato fondente (noi abbiamo usato le gocce per velocizzare ma volendo si può tagliare a scaglie)
Procedimento:
sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso al quale aggiungere la farina, il burro sciolto, il lievito e la ricotta.
Per ultimo aggiungere il cioccolato, mescolare bene e riempire i pirottini di carta fino a 2/3 della loro misura. Infornare a 170° per 20 minuti (35 minuti se invece usate la classica tortiera).
Buona merenda e buona festa dei nonni!
Sinceramente ero un po' indecisa se contribuire o meno poi ho visto che il foglio con le partecipanti della nostra classe era rimasto bianco per due giorni e mi sono segnata per prima.
Così ieri pomeriggio Tito ed io abbiamo preparato i nostri muffins da portare alla merenda, facilissimi da fare.
Ingredienti:
320 gr farina
120 gr burro
250 gr ricotta
3 uova
300 gr zucchero
2 bustine di lievito
100 gr cioccolato fondente (noi abbiamo usato le gocce per velocizzare ma volendo si può tagliare a scaglie)
Procedimento:
sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso al quale aggiungere la farina, il burro sciolto, il lievito e la ricotta.
Per ultimo aggiungere il cioccolato, mescolare bene e riempire i pirottini di carta fino a 2/3 della loro misura. Infornare a 170° per 20 minuti (35 minuti se invece usate la classica tortiera).
Buona merenda e buona festa dei nonni!
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