mercoledì 29 marzo 2017

Riciclo creativo: un astuccio in jeans



Voi di solito cosa fate con i vestiti che non usate più?
Quelli di Tito solitamente li metto via che non si sa mai, quelli meno belli o rovinati dai lavaggi li porto all'asilo: le maestre li distribuiscono a chi ne ha bisogno o semplicemente li utilizzano per i cambi se qualche bambino si sporca.
I miei vestiti solitamente se non li uso più cerco di recuperarli in qualche modo.
E' il caso di questi jeans che avevo rotto e che ho tagliato e utilizzato per fare qualche astuccio da regalare.
Vi lascio questo pseudo-tutorial per realizzarne uno anche voi, ci vogliono all'incirca 30 minuti di lavoro.

Cosa serve:
cerniera in nylon colorata
materiale un po' sostenuto per l'astuccio
materiale per la fodera
macchina da cucire

Come si procede
Segniamo su entrambi i materiali le misure che ci servono: la mia cerniera è da 20 cm quindi la lunghezza deve essere pari o al limite inferiore a quella della cerniera.
Volendo utilizzare la tasca posteriore dei jeans come spazio extra, ho disegnato sul jeans e sulla fodera dei quadrati da 20x20 cm lasciando un po' di margine (io sono stata abbondante ma 1/2 cm sono sufficienti).
Si posizionano i materiali diritto su diritto mettendo la cerniera in mezzo e cucendo sulla linea.


Una volta cucita questa parte, si ripiegano i materiali e si cuciono insieme per fissarli.
Procedere allo stesso molto con l'altro lato.


Alla fine otteniamo l'astuccio piatto che deve essere unito: la fodera con la fodera e il jeans con il jeans.
Attenzione: lasciare un'apertura sul fondo della fodera e aprire la cerniera a metà in modo da poter rigirare l'astuccio.


Una volta finito di cucire, rifilare i bordi e rigirare l'astuccio, cucire la parte aperta della fodera  e voilà! lavoro finito e pronto per essere usato.

venerdì 17 marzo 2017

Ci pensa il tuo papà / Mireille d'Allancé

Per la festa del papà e non solo vi propongo libro molto dolce, una passeggiata lungo il fiume e una chiacchierata fra un orsetto e il suo papà.


La storia inizia con una semplice domanda: "Senti, papà, cosa faresti se cadessi in acqua?"
La risposta del papà è quasi scontata: "Mi butterei per ripescarti"
Ma non finisce qui perché al piccolo non basta questa risposta ma vuole essere ulteriormente rassicurato in un crescendo di domande: e se ci sono i coccodrilli? e se non mi trovassi? e se non fossi più nell'acqua? e se qualcuno mi volesse tenere con sé? e se mi rapisse un mostro?
Il papà con molta pazienza risponde a tutte le domande dell'orsetto timoroso di essere abbandonato rasserenandolo sul fatto che, in ogni occasione, ci penserà lui a tirarlo fuori dai guai e che non c'è proprio niente che li possa separare.


Il testo molto semplice e le illustrazioni dai colori delicati si adattano molto bene a questa storia che affronta la paura dell'abbandono in modo gentile. Papà orso che affronta tutte le strane situazioni immaginate da suo figlio fa capire quando sia grande l'amore di un papà.
Una lettura consigliata per questa festa e non solo!

Ci pensa il tuo papà
Mireille d'Allancé
Edizioni Babalibri
€ 5.80 (nella versione Bababum)

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma (libro già recensito QUI da Mamma Avvocato)

mercoledì 15 marzo 2017

Alla scoperta delle scienze, la nostra prima volta al museo

Domenica scorsa vista la bella giornata calda, abbiamo fato un giro a Bergamo con annessa visita al Museo Civico di Scienze Naturali.
Per Tito era la prima volta al museo e abbiamo scelto in particolare questo per la ricchezza dei suoi reperti e - soprattutto - per la ricostruzione dello scheletro di un allosauro visto che la passione per i dinosauri qui è sempre molto alta.
Il museo si trova in città alta che la domenica è raggiungibile con la funicolare.
All'ingresso si viene accolti dalla riproduzione di un mammut e si ha poi l'accesso alle varie sale.
Troviamo esemplari della fauna divisa per regno animale (riproduzioni ed esemplari veri), minerali e rocce, oggetti rituali e di uso comune delle culture americane e africane e ovviamente i fossili fra quali spicca un cervo di oltre 700 mila anni rinvenuto in Val Borlezza.
La sala dell'Allosauro contiene la ricostruzione del dinosauro e il calco di un nido di oviraptoride donato al museo dall'American Museum of Natural History di New York.
Per i piccoli (e grandi!) appassionati di dinosauri, nella sala è possibile sapere qualcosa in più su questi mastodontici rettili grazie ai vari pannelli a loro dedicati. Inoltre, sempre in questa sala, ci sono tavolini e sedie a misura di bambino per poter disegnare e molti libri sui dinosauri da leggere e sfogliare.


Da non sottovalutare sicuramente le aree tattili dedicate ai fossili, alle piume, ai denti di squalo e di elefante presenti in tutto il museo e i microscopi per capire come lavora uno scienziato.


Devo dire che la visita è stata molto bella e che Tito ne è stato molto contento ma, a differenza di quello che pensavo, ha apprezzato maggiormente i fossili rispetto alla ricostruzione del dinosauro ma soprattutto è rimasto affascinato dallo scheletro del capodoglio ("mamma, quella specie di balena era la mia preferita").


Il costo del biglietto è molto basso, 3€ gli adulti e i ragazzi fino a 18 anni entrano gratis: un motivo in più per scoprire ed imparare cose nuove.
Oltretutto ho scoperto che le valli bergamasche nei millenni scorsi erano fondali marini tropicali che hanno conservato per oltre 200 milioni di anni pesci, crostacei e rettili: ogni anno le campagne di scavo portano alla luce nuovi ed interessanti reperti.
Altro che la nebbia di adesso!!
Per saperne di più vi rimando al sito ufficiale del museo

venerdì 10 marzo 2017

Ettore e il buio / Emma Yarlett


Ettore è un bambino pieno di paure: ragni, mostri, cantine, maestre....tutto sembra fargli paura ma la cosa che lo spaventa di più in assoluto è il buio.
Prova mille modi per combattere questa sua paura ma ogni sera, puntualmente, la paura del buio si ripresenta e lo costringe a passare le sue notti con un occhio sempre aperto per controllare se ci sono mostri e le orecchie ben tese a catturare il minimo rumore.
Ma una notte proprio non ce la fa più e sbotta contro il buio dicendogli di andarsene per sempre ed  ecco che una grossa cosa blu si cala nella sua stanza e si presenta: è il Buio in persona e vuole accompagnare Ettore in un viaggio per vincere le sue paure.
Insieme esplorano i posti che il bambino teme di più e lo accompagna attraverso la città per fargli scoprire i rumori che più lo spaventano di notte. Ettore scopre così che i luoghi che teme possono essere divertenti e che i rumori che sente non sono spaventosi ma sono i rumori della città che dorme.
Ettore finalmente sembra più tranquillo e non gli resta che affrontare la sua ultima paura: il cielo buio della notte.
Dall'alto, nello spazio insieme a Buio, smette finalmente di avere paura e si rende conto di aver trovato un nuovo e grande amico che gli promette di restargli sempre a fianco.


Questo libro ci è piaciuto molto perché fa capire ai bambini che affrontare le proprie paure è il modo più efficace per superarle.
La paura del buio è molto diffusa fra i bambini e l'idea dell'autrice di dare corpo al buio sottoforma di un amico speciale e ingombrante che accompagna Ettore nel viaggio per sconfiggere le sue paure è davvero molto carina.
Molto belle le illustrazioni, ci sono anche due pagine in cui Buio esce letteralmente dalla pagina per stringere la mano a Ettore e per abbracciarlo (e per farlo anche con il piccolo lettore che sta seguendo la storia!).

Ettore e il buio
Emma Yarlett
Edizioni La Margherita
€ 12.00

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma



venerdì 3 marzo 2017

Le ali della vita / Vanessa Diffenbaugh

Aveva fatto qualcosa di giusto, finalmente, è l'emozione di quel successo aveva zittito la voce dentro la sua testa che la rimproverava per gli altri suoi errori.

Letty vive in California in un quartiere di immigrati con i genitori e i due figli. È una ragazza madre che ha avuto il primo figlio, Alex, a soli 18 anni senza avvisare il padre del bambino per lasciarlo libero di vivere la propria vita.
Non si è mai occupata dei figli o della gestione della casa: per questo c'è sempre stata la madre ad occuparsi di tutto mentre lei lavorava e si divertiva.
Quando i genitori decidono improvvisamente di ritornare in Messico, Letty è nel panico: abbandona i figli soli a casa per giorni per varcare il confine e convincere i genitori, ma soprattutto la madre, a tornare con lei.
Dopo il tentativo fallito rientra in California e per la prima volta nella sua vita deve imparare a fare la mamma ma gestire figli, casa e lavoro per lei è molto complicato all'inizio.
Per fortuna un grande aiuto arriva da parte di Rick, suo collega al bar dell'aeroporto.
Non solo l'aiuta a gestire la figlia Luna nelle vacanze estive durante l'orario lavorativo ma le insegna dei cocktail per incrementare le sue mance e in più le trova una casa in un quartiere migliore di quello in cui vive.
In questo modo i suoi figli possono frequentare una scuola migliore ed aspirare ad una vita migliore della sua.
Fra ritorni inattesi, legami che si consolidano e amori che nascono, il libro scorre molto bene senza grandi colpi di scena e regala una lettura piacevole.

Confesso di aver iniziato il secondo libro della Diffenbaugh con un po' di diffidenza dopo il romanzo d'esordio che mi è piaciuto così tanto (Il linguaggio segreto dei fiori, QUI la recensione).
Il libro non mi ha conquistato subito ma pagina dopo pagina, così come la sua imperfetta protagonista.
Fra tutti i personaggi ho amato Alex così responsabile, intelligente e altruista, capace di prendersi cura della piccola Luna durante l'assenza della madre e così desideroso di aiutare l'amica del cuore Yesenia da passare sopra qualsiasi cosa.
Il libro tratta temi molto importanti come il bullismo, l'immigrazione legata al sogno americano e l'incapacità di sentirsi genitore ma soprattutto parla del percorso di Letty per imparare a diventare una madre.
Un libro consigliato!

PS: come per il precedente romanzo, anche questo è disponibile in quattro diverse copertine

Le ali della vita
Vanessa Diffenbaugh
Edizioni Garzanti
€ 18.60 / pagg 336

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

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