Il paese della grande fabbrica delle parole è un paese molto strano in cui le persone non parlano quasi mai: c'è una fabbrica che non dorme mai ma sforna tutto il giorno parole in tutte le lingue del mondo. Per poter parlare, le persone devono comprare le parole oppure inghiottirle: ci sono i negozi che vendono parole sfuse e addirittura parolacce e le persone senza soldi a volte frugano nella spazzatura alla ricerca di qualche parola buttata via.
Philéas, pensando a tutto l'amore che ha nel cuore, fa un bel respiro e lascia volare verso Cybelle le parole che ha catturato: Cybelle lo guarda, gli si avvicina e gli dà un bacio sul naso. Philéas ha in serbo un'altra parola che ha conservato per tanto tempo e per un'occasione speciale come questa: ancora!
Una tenera storia d'amore in cui le parole hanno più peso che in qualsiasi altra storia d'amore, un libro poetico che ci ricorda l'importanza delle parole che usiamo.
Le illustrazioni di Valeria Docampo (già apprezzata ne La valle dei mulini) sono incantevoli e ho trovato davvero molto azzeccata la scelta di usare il colore seppia per tutto tranne che per i bambini e soprattutto per Philéas e Cybelle, vesititi di rosso, un colore forte come il loro sentimento.
Il libro è per bambini ma vi assicuro che piacerà moltissimo anche ai grandi!
La grande fabbrica delle parole
Agnès de Lestrade, Valeria Docampo
Edizioni Terre di Mezzo
€ 15.00
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma
Era piaciuto moltissimo anche a me ed al ricciolino è ne avevo parlato in occasione di un venerdì del libro. Non conosco l'altro libro illustrato da Valeria Docampo: lo cercherò, grazie!
RispondiEliminaCercherò la tua recensione per linkarla nel post! La Valle dei mulini é altrettanto bello, ti piacerà senz'altro!!
EliminaIn effetti è piaciuto molto anche a me. Io ne ho una versione con copertina flessibile. Bello davvero!
RispondiEliminaMolto molto bello davvero!!
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