venerdì 16 maggio 2014

La cucina degli ingredienti magici / Jael McHenry

La cucina degli ingredienti magiciGinny ha 26 anni ed ha sempre vissuto con i suoi genitori; la madre in particolare si è occupata in maniera maniacale di lei cercando di preservarla da tutto. Ginny infatti non ha il permesso di bere alcool, uscire coi ragazzi, trovare un lavoro, andarsene di casa o viaggiare da sola. In compenso può cucinare tutto quello che vuole ma è sua madre a comprarle ingredienti, utensili, pentole e coltelli.
Quando i suoi genitori partono per  un viaggio e non fanno più ritorno, Ginny si ritrova improvvisamente a doversi gestire da sola e a doversi confrontare con la sorella che vorrebbe organizzarle la vita.
Dopo il funerale dei genitori Ginny, oppressa dalla presenza della gente che le sta intorno,  si rifugia in cucina e inizia a cucinare la ribollita secondo la ricetta originale della nonna. Evocato dal profumo del cibo, il fantasma della nonna si materializza in cucina dandole un avvertimento: non permetterglielo!
Ginny dovrà così cercare di capire a chi si riferisce la nonna e attraverso le ricette e l'evocazione dei fantasmi, riesce un pò alla volta a comporre il quadro completo della sua famiglia, a conoscere meglio il suo problema (che lei chiama affettuosamente avere una personalità) e ad andare oltre i suoi limiti e le sue paure.
Ginny infatti non è a suo agio fra la gente, non riesce a guadare i suoi interlocutori dritto negli occhi e, quando è stressata o impaurita, si nasconde negli armadi infilando le mani nelle scarpe di suo padre. Se invece non può scappare né nascondersi, si rifugia nel cibo:
Non posso scappare ma non posso neppure reggere la situazione.
Mi perdo nel cibo.
La delicata consistenza del cioccolato fuso. Il modo in cui il buon caprino stagionato riveste la lingua. La superficie serica dell'impasto per la pasta quando è stata schiacciata e ha riposato il tempo necessario.
Il romanzo scorre bene, è narrato in prima persona e ogni capitolo porta il nome di una ricetta. Non si può non amare Ginny, la sua passione per il cibo e il suo associare la voce di ogni persona ad un alimento: la voce scura e torbida come caffè lasciato troppo a lungo sulla fiamma di un nuovo amico, la voce al succo d'arancia della sorella Amanda e la voce al succo di pomodoro di suo padre.

Ve lo consiglio: non è un libro di cucina ma la storia di una donna che ama cucinare e non è neppure un libro sul paranormale, nonostante la presenza di qualche fantasma.

La cucina degli ingredienti magici
di Jael McHenry
Edizioni Corbaccio

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di
HomeMadeMamma

4 commenti:

  1. Mmmmm....sembra carino ma ho come l'impressione che possa far venire molta fame, o sbaglio??!!

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    1. Un pochino :-) però tratta anche altri argomenti che distraggono un pò!

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  2. Curioso come libro...potrebbe essere un buon diversivo dalle solite letture :)

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    1. Sicuramente, la lettura è molto fluida e la storia cattura!

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Grazie per il tuo commento, a presto!

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