Agata è una bambina piccola piccola con un sogno grandissimo!
Ha lo stesso nome della sua mamma, della sua nonna e della sua bisnonna: un nome bello, sonoro e forte proprio come lei che ama la musica e cantare a tutte le ore.
Essere magra e piccina le crea qualche problema nella vita di tutti i giorni: difficile per lei raggiungere i posti più alti, trasportare cose ingombranti o anche solo scendere dal letto la mattina. Per non parlare di scuola e cinema: ad Agata servono un bel pò di cuscini per restare comoda!
Ma essere piccoli ha i suoi lati vantaggi: difficile trovarla quando si gioca a nascondino e nella pallacanestro riesce a sgusciare fra i suoi compagni veloce come un lampo.
Ma lei non si lascia scoraggiare e vuole il suo violoncello al quale vuole bene perché lo può abbracciare, parlare a bassa voce, può cantargli e cullarlo e perché il suo suono l'accarezza.
Questo libro ci è piaciuto perché racconta quanto i sogni siano potenti: Agata così piccola che sogna di suonare uno strumento enorme per lei, non viene osteggiata dalla famiglia (cercano di convincerla a cambiare strumento ma senza insistere più di tanto) che oltretutto ritiene che Agata debba custodire nel suo cuore il perché di questa scelta.
Il bello dei bambini è anche questo: sognare in grande e senza limiti!
Mi è piaciuto molto anche come è descritto il rapporto esclusivo tra Agata e il suo strumento e ho trovato le illustrazioni molto delicate e perfettamente in sintonia con la storia.
Agata
Lola Casas e Augustin Comotto
Edizioni Lapis
€ 13.50
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma
Ahahahah ma è perfetto per il mio cucciolo!!! Mio padre gli ha prematuramente regalato un violino (ho messo anche la foto su Instagram, è uno spettacolo....ma ancora davvero presto...) lui ovviamente ancora non può suonarlo, ad appena 3 anni, ma ci parla, lo porta nel lettino, gli racconta com'è andata la giornata...è amore!! Che bel consiglio!
RispondiEliminaMa che storia meravigliosa!
EliminaDirei che questo è il libro giusto per il tuo piccolo!
Mi ispira tantissimo sai? Bello il messagggio, bella l'idea del rapporto strumento-musicista. Mi fa pensare al nano con la sua bicicletta senza pedalim, ci avrebbe dormito sopra! Pensa che mio figlio ha già detto e ripetuto che vorrebbe suonare...la grancassa!
RispondiEliminaPer ora, comunque, è troppo piccolo ma spero che gli rimanga la voglia di suonare uno strumento...magari che entri almeno dalla porta di casa (anche perchè una grancassa non è che i privati possano comprarsela così, eh!)
Ma il tuo ricciolino è troppo forte! Anch'io spero che tito abbia voglia di imparare qualche strumento, speriamo uno maneggevole :-)
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