Avevo già parlato qui del nostro open day allo spazio gioco: abbiamo iniziato martedì scorso e, anche se lo frequentiamo da sole 2 settimane, sono molto contenta di aver iscritto Tito a questi incontri.
Prima di tutto perché passa del tempo con dei bambini della sua età (anche se, a dirla tutta, gioca quasi sempre da solo) e poi perché dovrebbe imparare a socializzare e a condividere le cose con gli altri e, non meno importante, dovrebbe imparare a rispettare l'ordine e le "regole".
Le due ore passano più o meno allo stesso modo: si inizia col gioco libero finché non arrivano tutti i bimbi, si riordinano i giochi, ci si siede tutti in cerchio per le canzoncine, pausa biscotto e ancora gioco.
In entrambi gli incontri alla pausa biscotto è seguito il gioco dei travasi: tela cerata in terra e bimbi muniti di ciotola gigante, cucchiaio, bicchiere e ciotolina per giocare con la farina di mais.
Mio figlio, da sempre amante degli oggetti da cucina (le sue fisse attuali sono la pentola a pressione e le tortiere di silicone), è stato l'ultimo ad abbandonare il campo solo perché costretto, e con tanto di brontolamento per l'interruzione del gioco. Credo avrebbe continuato all'infinito perché questi giochi di travaso con le ciotole gli sono sempre piaciuti.
Personalmente mi piace molto anche la parte del gioco libero perché abbiamo la possibilità di usare giochi che a casa non ci sono: i puzzle di legno, la casetta, i passeggini con le bambole, l'angolo cucina con tutto in miniatura... credo che quest'anno la lista di Santa Lucia prevederà molti di questi giochi!
Rispetto al primo incontro, il rientro a casa è andato molto meglio: la settimana scorsa non aveva voluto mangiare niente a pranzo e poi aveva dormito un'ora risicata con tanto di notte agitata.
Ieri invece ha spazzolato tutta la pappa, tutta la frutta e se ne è stato buono buono mentre io mangiavo - complici Peppa Pig e la casa delle api - e poi pisolino di 2 ore e mezza. Di solito gli concedo i cartoni solo dopo cena ma è stato così bravo che l'ho premiato.
La notte ovviamente è passata da schifo con più risvegli fino al definitivo brusco risveglio delle 5.30 con un martellante mamma mamma mamma durato fino all'ora in cui ha suonato inutilmente la mia sveglia (6.20) poi papà ha fatto il miracolo e l'ha fatto riaddormentare.
Martedì l'educatrice mi ha spiegato che ad alcuni bambini il gioco assorbe tutte le energie e li rende stanchi, per altri invece il gioco rende l'adrenalina difficile da smaltire ma, mi assicura, ogni volta andrà sempre meglio.
Lo spero se no cosa mi devo aspettare quando andrà all'asilo? Anni di notti in bianco? Nooooo!!
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